Valcamonica

Stalking condominiale: dopo la condanna altri due processi

Torna in aula il 58enne di Darfo accusato di una trentina di episodi tra insulti, minacce e danni
Il condominio «Reale» teatro delle vicende a processo - © www.giornaledibrescia.it
Il condominio «Reale» teatro delle vicende a processo - © www.giornaledibrescia.it
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Ha dichiarato guerra a tutti (o quasi) i suoi vicini di casa. E ora sta raccogliendo i cocci delle battaglie legali che questi, costretti a sopportare per anni, hanno ingaggiato nella speranza di trovare un po’ di pace. Dopo la condanna ad un anno e 4 mesi, oltre a 10mila euro di provvisionale, per atti persecutori, e la custodia ai domiciliari, scattata nel luglio di quest’anno, per il presunto serial stalker condominiale di Darfo è di nuovo tempo di processo

Il 58enne, ex dipendente statale in pensione, considerato dal 2005 lo spauracchio del condominio «Reale», ieri si misurava con le accuse, una trentina di denunce in tutto, che gli muovono dal 2018 tre vicini di casa e il titolare della pizzeria After, aperta sino a qualche mese fa sotto il suo appartamento e - a giudicare dalle denunce - suo vero e proprio incubo. 

Il giudice Mauroernesto Macca ieri ha raccolto la testimonianza di uno dei militari dell’Arma che da anni si misura con il 58enne e di una coppia di settantenni vicini di casa che da almeno 15 anni dicono di essere bersaglio delle sue minacce e dei suoi insulti. I due hanno raccontato di rifiuti lanciati sulla loro terrazza e sul vano scala insieme a chiodi e bulloni, di musica lasciata ad altissimo volume per intere giornate e di intemperanze notture, ma anche di minacce esplicite - del tipo «ve la farò pagare» - e di insulti volgari e particolarmente pesanti. Assistiti dall’avvocato Maria Cristina Sandrini marito e moglie hanno raccontato di aver temuto anche per la loro incolumità fisica. L’uomo in particolare ha riferito del tentativo dell’imputato di investirlo in auto, mentre stava badando al suo orto, nel suo cortile, proprio dove il 58enne non avrebbe dovuto trovarsi. I domiciliari.

Nonostante la condanna e le numerose denunce, nei confronti della signora l’imputato avrebbe calcato la mano, anche con allusioni a sfondo sessuale, rese esplicite da ortaggi lasciati sulle finestre di casa della donna. Regalini e molestie davanti ai quali la signora, nello scorso mese di giugno, si è presentata per l’ennesima volta in caserma a Darfo, ha sporto l’ennesima denuncia e provocato l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita nel volgere di pochi giorni dai carabinieri.

Dopo alcune settimane ai domiciliari l’uomo ha ottenuto l’attenuazione della misura: ora per lui è sufficiente tenersi a debita distanza dalla vicina vessata. Si ritroverà a tu per tu con lei il prossimo 2 dicembre in Tribunale, giorno nel quale cui si celebrerà il secondo dei due processi per atti persecutori attualmente in corso e nel quale la donna sarà l’unica parte civile costituita. In quell’occasione il giudice potrebbe disporre la riunione dei fascicoli e rinviare tutto al 23 per l’esame di altre vittime di 15 anni di inferno condominiale.

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