Valcamonica

Silenzio, lacrime e pallonicini bianchi per salutare Evan, morto a soli 4 anni

Ieri l’addio al bimbo di Esine stroncato da un ictus. Mamma Glenda durante il funerale: «Ci hai regalato 4 anni di gioia»
Il funerale del piccolo Evan Giroletti © www.giornaledibrescia.it
Il funerale del piccolo Evan Giroletti © www.giornaledibrescia.it
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Non lo ricorderemo solamente come il giorno delle lacrime, delle domande senza risposte e degli occhi pieni di pianto.

Il pomeriggio dell’addio al piccolo Evan, il bimbo di quattro anni stroncato martedì scorso da un ictus cerebrale, resterà per sempre nella memoria come il giorno dei bambini - a centinaia dalla camera ardente fino alla chiesa parrocchiale - tanti e bellissimi con i loro palloncini bianchi. Sotto un cielo incerto Esine si è fermata per dire addio al suo piccolo angelo dai capelli biondi: in poche ore, Evan Giroletti è passato dalle voci e dalle risate della sua classe al silenzio di una morte difficile da accettare.

Il dolore

«Abbiamo vissuto insieme quattro anni bellissimi, fatti di risate, felicità e tanto amore: ma, certe volte, le cose non hanno una spiegazione e bisogna lasciarle andare - ha detto mamma Glenda con la voce spezzata dalle lacrime alla fine della cerimonia funebre, mentre un vento anomalo spettina le montagne e la folla accalcata nel sagrato della chiesa -. Eri un vulcano e tutti ti amavano per la tua energia e i tuoi sorrisi ma...».

Il piccolo Evan Giroletti © www.giornaledibrescia.it
Il piccolo Evan Giroletti © www.giornaledibrescia.it

Il pianto rompe le parole, la piazza si lascia andare ad un applauso liberatorio. Un dolore così grande, Esine, forse non l’aveva mai vissuto. «Un bambino non può morire a quattro anni - ha sottolineato don Guido Menolfi nella sua omelia -. Come voi ho pianto. Anzi, ho singhiozzato come un bambino mentre recitavo il Rosario e mi è arrivata la notizia della morte di Evan». Le parole hanno rimbombato nella chiesa, riempito il sagrato e risuonato nelle vie del centro storico. «Ora ti lasciamo andare, ma guida il cuore di mamma e papà affinché ritrovino la pace guardando al volto di Gesù».

Mamma Glenda e papà Andrea sono in prima fila, schiacciati da un dolore inconsolabile. Ci sono gli stendardi dell’Aido, i ragazzi dell’Asd Valgrigna dove Andrea allena una squadra di calcio.

Il malore

Evan era arrivato all’asilo lunedì mattina, ma dopo due ore era stato male. Quello che sembrava essere un malessere passeggero, col passare delle ore si è trasformato in un incubo senza fine. Ictus, ha sentenziato il bollettino medico. I genitori hanno autorizzato l’espianto delle cornee e i suoi grandi occhi blu si sono chiusi alla vita per aprirsi sulla speranza di un altro bambino. Alla fine della cerimonia funebre, un mare di palloncini bianchi ha preso la strada del cielo: perché, si sa, è lì che sbocciano i fiori più belli.

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