Valcamonica

Profughi afghani a Edolo: cosa sappiamo finora

I profughi saranno assistiti dalla Croce Rossa e, dopo due settimane di quarantena, verranno divisi sul territorio italiano
100 PROFUGHI AFGHANI A EDOLO
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Sono 120 gli afghani, collaboratori della nostra ambasciata a Kabul e dell’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo, che arriveranno nel Bresciano nelle prossime ore. 

Sono atterrati nella notte a Fiumicino e ora verranno, dopo essere sottoposti al tampone, trasferiti in Valcamonica.
Uomini, donne e bambini, interpreti, baristi, autisti con le loro famiglie, che hanno lavorato a stretto contatto con gli italiani di stanza in Afghanistan negli ultimi 20 anni.

I profughi saranno assistiti dalla Croce Rossa e, dopo due settimane di quarantena, verranno divisi sul territorio italiano.

Le reazioni

«Siamo disponibili - ha detto il sindaco di Edolo Luca Masneri - a ospitare e aiutare i nostri collaboratori che hanno assistito le nostre truppe contribuendo a salvare più volte le loro vite».

Cosa è una base logistica

Dietro la definizione marziale c’è un centro di soggiorno estivo o invernale destinato al personale militare reduce da periodi particolarmente gravosi o impegnativi, anche se, in tempi di pace, si tramuta in un servizio per turisti con le stellette.

Se ne contano una ventina in tutta Italia, da Palau, sulle spiagge della Sardegna, a Riva del Garda o Bardonecchia. Tra questi la caserma Bertolotti, che sorge lungo la Statale 39 dell’Aprica, alle porte dell’abitato di Edolo, dove assume la denominazione di via Porro. Si tratta della caserma che fu originariamente del 2° Reggimento Artiglieria Alpini, intitolata nel giugno 1929 alla memoria del capitano gavardese, medaglia d’oro al valor militare, Giuseppe Bertolotti. Stando alle schede conta al suo interno 121 posti letto

In anni recenti si è aperta anche alla dimensione di campus universitario, quale struttura di accoglienza per docenti e studenti coinvolti in progetti internazionali dall’Unimont edolese.

Non è raro del resto che la base edolese accolga anche iniziative rivolte, oltre che alle associazioni d’arma, alla comunità locale. E in questo frangente risulta tanto più significativo ricordare come nel 2018 ospitò anche una mostra di fotografie realizzate durante un reportage dedicato ai militari italiani impegnati in Afghanistan. Un’iniziativa che ora appare quasi premonitrice.

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