Valcamonica

Morti in montagna, il giorno dopo la tragedia è quello della paura e della riflessione

Per gli esperti i due alpinisti sono stati vittima «di una fatalità assoluta: incidenti imprevedibili»
Luigino Gusmeroli e Carlo Capurso
Luigino Gusmeroli e Carlo Capurso
AA

Il giorno dopo la tragedia la montagna è ancora bella, è ancora colorata e fresca. Sono le regole della natura: un momento toglie, com’è accaduto martedì, e l’attimo dopo risplende, come se nulla fosse accaduto, riaccogliendo nuovi visitatori.

Dopo la morte, sui monti della Valcamonica, di due appassionati escursionisti, ieri le vette camune sono tornate a riempirsi di camminatori. Esattamente come stavano facendo, al mattino Luigino Gusmeroli, 76 anni di Tartano in Valtellina, e nel pomeriggio Carlo Capurso, 79 anni di Cremona, entrambi amanti della montagna, entrambi escursionisti esperti, che hanno perso la vita per due cadute sui sentieri che stavano percorrendo.

Una fotografia scattata da Carlo Capurso
Una fotografia scattata da Carlo Capurso
Luigino e Carlo, in modo diversi ma alla fine così simili, amavano la natura e i territori in quota: il primo vi era nato, in una vallata tanto aspra, il secondo li frequentava il più possibile per l’irrefrenabile voglia di osservare e fotografare. In una giornata di sole e di cielo blu hanno con tutta probabilità messo un piede in fallo, precipitando e perdendo la vita. Il primo è rientrato in Valtellina già martedì sera, il secondo rientrerà a Cremona quest’oggi.

Scatta la paura

 Ieri, in Valcamonica, è stato il giorno del ricordo, ma anche della riflessione e della paura. Paura innescata da una scarica di sassi avvertita intorno all’ora di pranzo sul Premassone, prima che scollini verso il Garibaldi. A causa del distacco alcuni escursionisti hanno chiamato i soccorsi, hanno temuto che qualcun altro potesse essere rimasto vittima di un incidente. Così, fortunatamente, non è stato: l’elicottero di Sondrio ha sorvolato a lungo la zona e anche il soccorso alpino ha effettuato delle verifiche. Ma si è trattato, ieri, di una sola scarica di rocce. Tra chi la montagna la frequenta, il pensiero più grande è stato per la fatalità, per il destino che, dopo centinaia di escursioni, porta a perdere la vita tra le vette. Il tratto che stava percorrendo Luigino non è dei più difficili. Impegnativo, certo, ma non pericoloso. In quel punto, verso il passo Miller, il Sentiero numero uno è una sorta di gola stretta dalla quale non si scappa: se frana qualcosa è quasi impossibile evitare.

Caso fatale

È stata «una fatalità assoluta» è il pensiero di Enrico Domenighini, guida alpina e istruttore Cai. Perché il 76enne è caduto per una circostanza del tutto imprevedibile: «Non è stata inesperienza o imprudenza o imperizia o ancora condizioni meteo avverse - afferma -, ma una fatalità, come può capitare in montagna sempre. Le vette, d’altronde, con il passare dei millenni sono destinate a sgretolarsi pian piano». L’uomo, ex imprenditore in pensione, stava camminando con la sorella, rimasta lievemente ferita, e degli amici.

La cima Moren, a Borno, è invece un sentiero che fin quasi in vetta è facile, mentre l’ultimo tratto vede roccette miste a toppe d’erba e il superamento di una piccola sella, prima ti arrivare in cima. Venti minuti, mezz’ora al massimo di fatica, ma per escursionisti esperti. Capurso stava rientrando quando è scivolato e ha fatto un volo di parecchie decine di metri, morendo sul colpo. Anche in questo caso, vista l’esperienza dell’uomo, potrebbe essere stato un malore oppure un sasso scivolato sotto i piedi. La salma si trova ancora nella sala mortuaria di Esine, perché le forze dell’ordine non sono ancora riuscite a mettersi in contatto con i pochi famigliari. Con tutta probabilità sarà trasferita a Cremona quest’oggi, grazie all’interessamento di un ente del posto.

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato