Valcamonica

In Valcamonica fa troppo caldo per la neve: i dati degli ultimi anni

Il 2022 è stato l’anno più caldo degli ultimi venti: registrati 7,6 gradi di media. E ci si interroga sul futuro delle stazioni sciistiche
Poca neve in Valcamonica, ma con quella artificiale si scia ancora - Foto © www.giornaledibrescia.it
Poca neve in Valcamonica, ma con quella artificiale si scia ancora - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il 2022 è stato per l’alta Vallecamonica l’anno più caldo degli ultimi venti. Non una semplice sensazione, ma un dato oggettivo, ricavato dall’analisi delle temperature medie, mese per mese, anno per anno, rilevate dalla centralina presente a Ponte di Legno (su analisi del servizio Gestione del territorio della Comunità montana).

Lo scorso anno ha registrato la temperatura media più alta dal 2004, sfondando quota 7 gradi (per la precisione 7,6). In passato la media annuale è stata anche di tre gradi e mezzo inferiore, come nel 2010, quando ha toccato 4,3 gradi, o nel 2005 a 4,9. Nell’ultimo decennio ha quasi sempre superato i 6 gradi di media (6,5 nel 2019, 6,6 nel 2020 e 5,9 nel 2021): l’anno scorso il balzo, puntando verso gli 8 gradi.

I mesi più caldi sono ovviamente quelli estivi, in cui si sono toccate punte mai sentite prima: 17,3 di media a luglio, 15,7 ad agosto e persino 10,2 a ottobre, quando invece, in passato, sono arrivate le prime nevicate. La temperatura minima registrata nell’ultimo ventennio è di -17,3° nel 2018, mentre quella massima è di 31,2, manco a dirlo, del 2022.

Dati non confortanti anche guardando le precipitazioni: lo scorso anno c’è stata una piovosità nettamente inferiore rispetto alle medie degli ultimi due decenni, con soli 677 millimetri di pioggia (nel 2021 erano stati 799,4, ma nel decennio precedente si sono quasi sempre superati i mille millimetri, con l’anno più piovoso nel 2014 con 1.187). Le punte più basse a gennaio (soli 4 millimetri) e marzo (8 millimetri). Per i più curiosi, è possibile ricavare anche le ore di pioggia in un anno: solo 530 lo scorso anno, mentre nel 2021 erano state 731, 879 nel 2020 e 908 nel 2019. I mesi con maggiori frequenze di precipitazioni nel 2022 sono stati giugno e luglio, gli unici con pioggia prossima ai 100 millimetri; la precipitazione più intensa registrata nell’arco di una giornata è di 38,2 millimetri il 24 ottobre 2022.

Per una località che basa la sua economia sul turismo soprattutto invernale, si tratta di dati non certo confortanti. Ma basta guardarsi in giro: la neve c’è quasi solo sulle piste ed è costituito, per la gran parte, da neve sparata dai cannoni. E così è stato pure lo scorso anno. I cambiamenti climatici, che stanno facendo virare il clima da temperato-mediterraneo a quasi tropicale, producono effetti ovunque. Anche in alta montagna, anche in Vallecamonica. Dove il ghiacciaio Presena, a oltre 3.000 metri, mai come nel 2022 ha sofferto e mai come lo scorso anno il ghiaccio si è sciolto, nonostante i teli geotessili lo ricoprano nei mesi estivi. Al punto che la sua apertura è stata rimandata di qualche settimana, per la mancanza dello strato nevoso, che non permetteva sciate in sicurezza.

In tanti, da tempo, si stanno interrogando sul futuro delle stazioni sciistiche, soprattutto quelle poste alle quote più basse. Ma le soluzioni, qualora ci fossero realmente, non appaiono né immediate né alla portata né, soprattutto, indolori.

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