Valcamonica

Il Sorriso della famiglia Gheza festeggia 40 anni di attività

Dagli anni del termalismo alla crisi nera del Duemila, ora i proprietari guardano al nuovo turismo camuno
I fratelli Gheza, proprietari dell’hotel Sorriso - © www.giornaledibrescia.it
I fratelli Gheza, proprietari dell’hotel Sorriso - © www.giornaledibrescia.it
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Non vendono dentifrici ma il loro Sorriso brilla da quarant’anni, oasi rassicurante nel viavai e nel saliscendi di un turismo che cambia.

La famiglia Gheza ha festeggiato i quarant’anni di gestione dell’hotel di Boario che dal 1956 ha un nome che è tutto un programma: Angelo e la moglie Angela presero il timone nell’estate del 1978, i figli Luigi, Giovanna, Alessandro e Laura hanno completato (e continuato) il capolavoro. Tutti qui, nessuno escluso: papà stringe mani a ripetizione, Luigi è il re della cucina (riduttivo chiamarlo chef) e gli altri tre danzano con eleganza tra la reception e i tavoli con le tasche piene di complimenti.

«Papà ha sempre avuto un grande senso dell’ospitalità e ce l’ha trasmessa come uno dei valori più importanti di questo lavoro», racconta Luigi. «Ricordo ancora quella prima notte di quarant’anni fa in albergo: ero un bambino e non riuscivo a chiudere occhio. Fino ad allora avevamo gestito un hotel a Pisogne e qui non ci volevo proprio stare. Poi a 14 anni sono entrato in cucina e non sono più uscito».

Al suo fianco, lo chef Ettore Conti che lavora qui da quindici anni ed è ormai il settimo della famiglia Gheza. Laura è l'ultima: sognava di fare la maestra, è partita e ritornata attratta dal «richiamo della foresta» perché «mi hanno sempre detto che un tavolo sta in piedi bene se ha quattro gambe».

Il Sorriso ha galoppato gli anni d’oro del termalismo e superato indenne la crisi nera del Duemila grazie ad una clientela che cambia ma non troppo e alla continua voglia di reinventarsi. Gli ottanta posti letto, i diciotto dipendenti in alta stagione, la capacità di sentirsi fratelli a cinquant’anni come a dodici, ha fatto del «Sorriso l’hotel a gestione famigliare di Boario Terme più apprezzato da Booking e TripAdvisor.ù

«Cosa sogno? Vedere la Valle Camonica che va avanti a passo svelto e Boario che si mantiene come punto di riferimento per tutto il territorio», ha concluso Giovanna. «Abbiamo montagne, rifugi, laghi, ciclabili, strutture sportive e idee giuste per fare turismo a cinque stelle». I secondi quarant’anni sono già cominciati.

 

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