Valcamonica

Il bar Caretta riapre i battenti e torna a vivere

Lo storico locale di via Veneto ora ha nuovi gestori: «Siamo orgogliosi»
In posa. Francesca Taddeo, Eliana Caretta e Laura Cavalli - © www.giornaledibrescia.it
In posa. Francesca Taddeo, Eliana Caretta e Laura Cavalli - © www.giornaledibrescia.it
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È ricominciato tutto dove tutto sembrava essersi fermato: e se dietro al bancone ci sono sorrisi e facce nuove, l’aria che si respira è ancora quella del buon vecchio «Caretta». Lo storico bar di Cogno che si affaccia su via Veneto e sulla piazzetta ha riaperto e ha un nuovo gestore: dopo 40 giorni di saracinesche abbassate, l’osteria più vecchia della frazione di Piancogno ha riacceso la macchina del caffè riportando una ventata di ottimismo dopo il mini-shock dovuto alla chiusura di due bar in meno di un mese.

«Sono stati due anni difficili - spiegano Eliana e Alfredo Caretta, proprietari del locale - e adesso si riparte da zero. La nuova gestione ha un entusiasmo coinvolgente che ci dà serenità e maggior ottimismo per il futuro». Le chiavi del nuovo «Caretta» sono state affidate a Francesca Tadeo, Laura Cavalli e Marco Turini che hanno idee e buoni propositi da vendere per rimettere in moto gli ingranaggi dell’attività che ha scritto pagine importanti della storia di Cogno.

«Nonno Giosuè - ricorda Eliana - aveva aperto nel 1908 come merceria e, col tempo, si è trasformata in osteria», ricorda Eliana. Poi è toccato a papà Achille e mamma Egidia: eravamo bambini ma siamo cresciuti qui e qui abbiamo lasciato un pezzo di cuore». Come loro, anche alcuni clienti che hanno salutato la riapertura del bar con un messaggio lasciato sulla saracinesca: «Vi ringraziamo per la riapertura. Da parte di tutti i clienti vecchi e nuovi... grazie!».

Sette giorni su sette, dalle 6 del mattino fino a mezzanotte, il bancone del «Caretta» rivedrà tazzine, calici e sorrisi: «Caretta - aggiunge Francesca - è un marchio, un nome storico conosciuto ovunque. Siamo orgogliose di poter riprendere questa storia dopo un mese e mezzo di chiusura». Per Laura «è una bella sfida ma le potenzialità sono tante e siamo sicuri che andrà bene». Tavolini, sedie e bancone sono ancora nello stesso posto e non si negherà a nessuno la possibilità di giocare una partita a carte. Bentornato, Caretta.

 

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