Valcamonica

I pigiami Cotonella? Li disegnano gli studenti

Premiata dall'azienda Cotonella la creatività di tre aspiranti stiliste iscritte all'istituto Tassara-Ghislandi.
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Prendi un'azienda, una delle più grandi e famose nel settore della pigiameria e dell'intimo. E una scuola, che forma modelliste, stiliste e sarte. Insieme realizzano il progetto «Disegniamo la notte», nato dalla collaborazione tra la Cotonella di Sonico e l'istituto d'istruzione superiore Tassara-Ghislandi di Breno: la migliore collezione di pigiami disegnata dagli studenti del corso Moda sarà inserita nel catalogo Cotonella, prodotta e commercializzata nel mercato nazionale e internazionale.
Sabato la premiazione, che ha visto trionfare Viola Schrievers per aver studiato dei prodotti «raffinati, con capacità tecnico-espositiva»; al secondo posto Deborah Patroni, per «l'interpretazione del mondo Cotonella», mentre al terzo Jasmine Serini per «la creatività e l'innovazione».

La commissione giudicatrice, presieduta dal patron dell'azienda Maurizio Zannier e dalla figlia Silvia, ha selezionato anche Laura Saletti, ma i temi da lei proposti con il ranocchio verde saranno presi in considerazione per altre collezioni, probabilmente per l'intimo.
«I tempi sono duri per tutti - ha detto Zannier - ma queste ragazze e i loro genitori devono tornare a pensare come le vecchie generazioni: si devono fare parecchi sacrifici, perché senza impegno non si va da alcune parte. Mi complimento per i risultati, ma oggi non basta la fantasia: serve professionalità, conoscere almeno l'inglese e i sistemi informatici ed essere disposti ad andare all'estero. E questo costa sacrifici».

Il coordinatore del corso moda, il professor GianLuigi Bendotti, ha consegnato alla vincitrice un premio da 500 euro, ricordando che il prossimo anno chi arriverà al primo posto avrà anche l'opportunità di andare in Cotonella Albania per vedere l'intero ciclo di produzione. "È un vero progetto di lavoro - ha concluso -, che consente ai giovani di percorrere tutte le fasi lavorative e di conoscere il mercato». g. m.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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