Green pass e Skipass: «Possiamo fare solo controlli a campione»

Sembra un po’ un déjà vu: la stagione sugli sci è alle porte, ci sono nuove regole da rispettare, ma nessuno ha ancora in mano tutti i regolamenti per sapere esattamente come comportarsi. È capitato più volte, l’anno scorso, alle società che gestiscono gli impianti da sci e chi non ha la memoria corta si ricorda com’è finita: le piste non sono mai state aperte, i caroselli mai ripartiti.
Nel 2021 sta andando un po’ meglio, visto che i comprensori con le piste più in quota sono riusciti ad avviare la stagione già da qualche settimana. Ma, purtroppo, mancano le linee guida per il Green pass, soprattutto sui controlli. Per questo tutti sono con il fiato sospeso, nell’attesa che arrivino indicazioni precise.
La richiesta: controlli a campione
Le società impiantistiche, compreso la Ponte-Tonale, hanno già detto la loro, messa nero su bianco come suggerimento-richiesta da chi nel settore opera: i controlli avvengano a campione. Impossibile, con comprensori grandi, con decine di accessi e di possibilità di passare da una pista all’altra, da un impianto all’altro, pensare di controllare tutti. E poi ci sono gli skipass di più giorni e le settimane bianche: come controllare la validità, visto che la app non rileva la data di scadenza? «Noi, insieme ad altre ski area, abbiamo chiesto che i controlli avvengano a campione - dichiarano dal consorzio Ponte-Tonale -, è la cosa più sensata, diversamente sarebbe quasi impossibile. Speriamo che le linee guida arrivino al più presto, in modo che ci si possa organizzare. In vista per noi c’è l’apertura, il 27 novembre, del Tonale e dobbiamo sapere come comportarci».
Il comprensorio dell’alta Valcamonica ha già attivato il ghiacciaio Presena da due settimane, ma senza problemi: le due cabinovie, la Tonale-Paradiso e la Paradiso-Presena hanno un unico accesso alla biglietteria del Tonale, dove gli sciatori si mettono in fila ed è facile, con uno o due operatori, controllare tutti gli avventori. Le cabinovie, poi, funzionano a portata ridotta, all’ottanta per cento, e con le sole piste in ghiacciaio aperte non c’è ressa (si parla di 500 accessi ogni giorno d’apertura).
Diverso sarebbe anche con il demanio del Tonale, di Ponte e di Temù, con diversi punti d’ingresso.
Dove non c'è l'obbligo di Green pass
Un problema che, invece, i comprensori più piccoli, senza cabinovie, non hanno: il decreto in vigore non prevede l’obbligo di Green pass per seggiovie senza cupola e ski-lift. A Borno, ad esempio, tutti gli impianti sono di questa tipologia, quindi non serve controllare il certificato verde degli sciatori. Documento che resta obbligatorio per accedere alle aree food, al Barissimo e al rifugio Monte Altissimo, ma gli operatori, in questi casi, si sono già organizzati.
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