Valcamonica

Giallo di Temù: il medico legale chiede tempo

A fine anno o ad inizio 2022 le risposte sulle cause della morte di Laura Ziliani
Laura Ziliani, aveva 55 anni © www.giornaledibrescia.it
Laura Ziliani, aveva 55 anni © www.giornaledibrescia.it
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Slitta tutto a fine anno. O forse anche ai primi giorni del 2022. L’equipe medica guidata dal professor Andrea Verzeletti ha infatti chiesto alla Procura una proroga per il deposito della relazione finale degli accertamenti medici sul corpo di Laura Ziliani. Sono passati tre mesi e mezzo dall’otto agosto, giorno in cui il cadavere dell’ex vigilessa di Temù è stato ritrovato tra la vegetazione vicino al fiume Oglio nel paese dell’Alta Vallecamonica.

In questi 108 giorni sono state arrestate con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere Silvia (27 anni) e Paola Zani (19 anni), due delle tre figlie di Laura Ziliani, e Mirto Milani, il 27enne fidanzato della maggiore. Tutti ora in carcere. Ma ancora manca agli atti la risposta delle risposte: come è morta la donna che era svanita nel nulla l’otto maggio? Le tracce di benzodiazepine trovate durante l’autopsia non sono sufficienti a giustificare il decesso, è stato scritto nell’ordinanza di custodia cautelare che a fine settembre ha spalancato le porte del carcere ai tre accusati.

Si parla di «un composto avente azione ansiolitica e ipnoinduttrice» sottolineando che «i rilievi quantitativi di tale composto consentono di escludere che esso possa avere avuto un ruolo diretto nel determinare l’arresto delle funzioni vitali di Laura Ziliani». Lo scorso 17 agosto il medico curante della ex vigilessa aveva negato di avere mai prescritto alla paziente psicofarmaci o ipnotici.

«E le stesse figlie della Ziliani - scrive il gip - interpellate sul punto nel corso delle indagini, hanno escluso che la madre prendesse alcun farmaco "poiché non ne aveva bisogno"». Segni esterni sul cadavere non ce ne sono. Resta in piedi l’ipotesi soffocamento e gli esperti sono al lavoro per cercare eventuali riscontri. Da una parte il medico legale incaricato dal pubblico ministero Caty Bressanelli, dall’altra i consulenti della difesa e quelli delle parti civili. Pool composti da genetisti, medici legali e tossicologi. I consulenti di parte depositeranno le loro conclusioni nello stesso periodo in cui si esprimerà il direttore della Medicina legale del Civile che aveva eseguito l’autopsia lo scorso 12 agosto.

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