Valcamonica

Galleria di Edolo: fumata nera dopo i no di Anas e Belle arti

Nuovo incontro fra le parti a Brescia non risolve i nodi sul tappeto
Il passaggio a Edolo al ponte austroungarico - © www.giornaledibrescia.it
Il passaggio a Edolo al ponte austroungarico - © www.giornaledibrescia.it
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Fumata nera per la galleria di Edolo. Mercoledì mattina a Brescia c’è stato un nuovo incontro tra le parti - Comune di Edolo con i rappresentanti dell’alta Valle, Anas e Sovrintendenza - per districare la spinosa situazione che si è creata in seguito all’esito negativo della conferenza dei servizi per l’allargamento del tunnel in centro al paese. I rappresentati camuni non vogliono arrendersi ai pareri contrari di Anas e Sovrintendenza e, dopo le riunioni delle scorse settimane a Roma e in municipio, hanno di nuovo incontrato tutti per ridiscutere il progetto.

A emergere, in queste ultime settimane, non è tanto la necessità del tunnel per risolvere gli ingorghi in centro, le code verso l’alta valle e i problemi viabilistici, quando la funzionalità di avere una galleria più ampia in vista della realizzazione della variante all’abitato di Edolo. Nelle more di un avvio serio dell’opera, programmato nel 2022, un tunnel in centro più largo agevolerebbe il passaggio di migliaia di camion di cantiere e renderebbe meno problematici gli spostamenti.

Un «dettaglio» emerso in un incontro con il responsabile Anas del progetto di variante alla statale 42, l’ingegner Giancarlo Luongo, che porterebbe a superare l’opposizione all’allargamento manifestata nell’ultimo periodo dai vertici milanesi di Anas e colta al balzo dalla sovrintendenza per opporsi. «Ci sono due interessi pubblici di tutela contrapposti - spiega il sindaco di Edolo Luca Masneri - ma, cambiando un po’ le cose, dovremmo arrivare a una nuova quadra. Abbiamo convenuto che l’opera è prioritaria, ma andrebbe rivisto il progetto».

A inizio settembre ci sarà quindi un nuovo incontro, nel quale verrà portata un’analisi dei flussi di traffico, e nei prossimi giorni in Comune sarà analizzato l’iter procedurale per risolvere l’impasse della chiusura della conferenza dei servizi con parere negativo. «Ribadiamo la necessità di fare l’opera, di farla subito e in tempi brevi - dice il presidente dell’Unione alta Valle Mauro Testini - indipendentemente dal realizzare la variante o meno».

 

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