Valcamonica

Esondazione in Valcamonica, Regione stanzia 6,2 milioni di euro

Serviranno per la messa in sicurezza e il ripristino del territorio di Niardo e Braone
  • A Niardo e Braone proseguono le operazioni di ripristino
    A Niardo e Braone proseguono le operazioni di ripristino
  • A Niardo e Braone proseguono le operazioni di ripristino
    A Niardo e Braone proseguono le operazioni di ripristino
  • A Niardo e Braone proseguono le operazioni di ripristino
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  • A Niardo e Braone proseguono le operazioni di ripristino
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  • A Niardo e Braone proseguono le operazioni di ripristino
    A Niardo e Braone proseguono le operazioni di ripristino
  • I segni dell'alluvione a Niardo, nel luglio del 2022 - Foto © www.giornaledibrescia.it
    A Niardo e Braone proseguono le operazioni di ripristino
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Regione Lombardia ha stanziato 5 milioni di euro per la messa in sicurezza del territorio di Niardo e Braone e 1,2 milioni per il pronto intervento in seguito all’alluvione che ha colpito la Valcamonica il 27 e 28 luglio. 

«Confermiamo così - spiega il presidente Attilio Fontana - la dovuta attenzione verso le popolazioni vittime di un evento calamitoso davvero eccezionale. Fin dalle prime ore ci siamo attivati con gli uomini della nostra Protezione civile per affrontare l’emergenza».

Le risorse regionali serviranno per finanziare interventi urgenti e prioritari sui corsi d’acqua, oltre a mitigare il rischio di valanghe e frane per la tutela della pubblica incolumità a seguito delle alluvioni che hanno interessato i Comuni di Niardo, Braone e Ceto, provocando danni ingenti al patrimonio pubblico e privato.

La situazione

«Abbiamo fatto una prima stima dei danni che si aggira intorno ai 10 milioni di euro per quanto riguarda le opere di competenza comunale. Ma se pensiamo anche ai privati, andremo oltre i 60 milioni di euro se non di più»: a dirlo è il sindaco di Niardo Carlo Sarcistani, a quasi una settimana dall'esondazione dei torrenti Re e Cobello che hanno inondato anche parte dell'abitato a valle di Losine. 

Se via Brendibusio e via Nazionale sono quasi libere dal fango, dai massi e dai detriti che le ostruivano, ancora non si conoscono i tempi per la riapertura della viabilità, viste le operazioni di sgombero ancora in atto da parte dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile, degli abitanti e dei tanti volontari accorsi in Valcamonica.

Rimangono quindi ancora sfollate una novantina di persone ed è ancora troppo presto per calcolare le tempistiche per il rientro nelle proprie abitazioni. Così come è prematuro capire quando la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo tornerà in funzione: nuovo sopralluogo da parte dei tecnici e degli ingegneri di Ferrovienord e Trenord questa mattina, e sempre Sacristani fa sapere che l'intervento sul tratto interessato costerà almeno 3 milioni di euro.

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