Valcamonica

Edolo pronto ad accogliere i profughi afghani: «Giusto aiutarli»

Alla caserma Bertolotti arriveranno tra le 100 e le 120 persone: collaboratori dell'ambasciata italiana a Kabul e le loro famiglie
AFGHANI IN ARRIVO A EDOLO
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Edolo è pronto ad accogliere i profughi afghani che nelle prossime ore arriveranno alla caserma Bertolotti, lungo la Statale 38 dell’Aprica: la struttura dell'Esercito designata dalla Difesa per ospitare i collaboratori dell'ambasciata italiana a Kabul e le loro famiglie. I veicoli della Croce Rossa Italiana animano il centro, colmo di turisti, mentre gli abitanti del paese camuno si guardano intorno incuriositi.

La notizia è rimbalzata di casa in casa: qui per un mese alloggeranno tra le 100 e le 120 persone, tante quanti sono i posti letto della struttura, e si tratta di interpreti, baristi, autisti, inservienti che hanno lavorato con gli enti italiani in Afghanistan negli ultimi vent'anni. Sono già in viaggio verso Roma e sono attesi per domani, sabato 21 agosto. I primi elementi che indicano l'arrivo imminente degli afghani sono delle indicazioni poste all'interno della struttura, sia in lingua inglese che in lingua araba.

Il coro è unanime: Edolo è solidale, non si parla d’altro. «Meritano di essere aiutati, perché le persone in difficoltà vanno aiutate. Però poi anche loro si devono comportare bene» è la convinzione di una signora incrociata per le vie del centro. «Il mondo è di tutti e una guerra fa male a tutti. I responsabili di questa situazione, che è una situazione drammatica, è inutile negarlo, siamo ancora noi occidentali. Povera gente, non possiamo tirarci indietro» commenta un commerciante.

Gli fa eco una giovane donna: «È gente disperata e dobbiamo accoglierla come abbiamo fatto con i diversi profughi nel passato e ospitarla nelle strutture ricettive più idonee». Anche tra i ragazzi la solidarietà non si ferma al di qua dei confini nazionali: «Se è gente che sta scappando dal proprio Paese in guerra e se si tratta di persone che hanno aiutato come ho letto sui giornali le autorità italiane, io sono il primo ad accettarli perché non mi danno alcun fastidio».

 

 

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