Valcamonica

Dalla Corea alla Valle, Kim ridisegna il futuro di Vione

Lo studente coreano sta realizzando una tesi su Casa Vertece e l’ex chiesa di San Sebastiano
Casa Vertece a Vione - © www.giornaledibrescia.it
Casa Vertece a Vione - © www.giornaledibrescia.it
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Da Seoul, in Corea, al Politecnico di Milano e poi ancora su, sino all’alta Valcamonica, al piccolo paese di Vione. È la storia di Kim, giovane studente che dalla terra asiatica è arrivato nella capitale lombarda per studiare e oggi si sta impegnando per realizzare la sua tesi di laurea su due edifici storici del centro.

Il suo professore a Ingegneria del restauro, di origini camune e molto legato a Vione, gli ha chiesto di studiare il recupero e la rifunzionalizzazione di due dei gioielli del centro storico del borgo: l’ex chiesetta di San Sebastiano, oggi sconsacrata, e Casa Vertece, il famoso edificio con cinque piani e cinque ingressi, perché collocato su una montagnetta, che lo rende accessibile in diversi punti.

Kim è già stato a Vione per un po’ di tempo per i primi rilievi e le osservazioni di rito mentre adesso si trova in Corea per trascorrere un periodo con la famiglia, ma sta lavorando alla sua tesi, che completerà non appena rientrato a Milano.

Il progetto

I due edifici si trovano uno di fronte all’altro e caratterizzano il cuore di Vione. Una delle progettazioni che dovrà portare avanti lo studente coreano sarà la creazione di un collegamento fisico tra i due immobili. Nella chiesa si vorrebbe realizzare una sala a uso pubblico, per incontri ed esposizioni al pianterreno, mentre al primo piano andrà creato un ostello da una quindicina di posti letto. Si tratta di una forma di ricettività di cui si sente forte la necessità in paese, anche per ospitare gli studenti e i ricercatori che soggiornano a Vione per i progetti di sviluppo e promozione del borgo in corso. Di recente è stato anche rinvenuto, all’interno, un affresco della scuola del Romanino.

In Casa Vertece, invece, si vorrebbe spostare il museo etnografico L’Zuf, oggi ospitato nelle ex scuole elementari, con migliaia di oggetti e allestimenti del passato.

Si tratta di progetti a media gittata, ma che contribuirebbero al rilancio già in essere del borgo montano. «È un treno in corsa - spiega il sindaco vionese Mauro Testini -, dobbiamo riuscire a mettere in cantiere questi interventi il prima possibile, perché i fondi del Pnrr hanno tempi stretti e potrebbero essere quelli ideali per noi. Qualcosa a Vione si sta davvero muovendo, anche nell’opinione pubblica».

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