Valcamonica

Capo di Ponte, a scuola non furono maltrattamenti

Ridotta di otto mesi la condanna alla maestra arrestata nel 2012: reato derubricato in abuso di mezzi di correzione e percosse
Non furono maltrattamenti
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Non maltrattamenti, bensì abuso dei mezzi di correzione. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Brescia che ha ridotto di otto mesi la condanna alla maestra di Capo di Ponte arrestata nel marzo 2012 e che passò anche due notti in carcere.
 
In primo grado la donna venne condannata ad un anno (il pm ne aveva chiesti quattro), e al pagamento di 8mila euro di risarcimento alle parti civili.
 
Oggi assistita dall’avvocato Ennio Buffoli, in Corte d’Appello la maestra, sospesa nel frattempo dal servizio, ha avuto uno sconto di pena: quattro mesi di condanna già peraltro scontati e il reato di maltrattamenti derubricato in abuso di mezzi di correzione e percosse.
 
L’insegnante era stata incastrata dai filmati registrati dai carabinieri di Breno con una telecamera a circuito chiuso nascosta in classe dopo le denunce di alcuni genitori. In quelle immagini si vedono tirate d’orecchio e di capelli.

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