Valcamonica

Antichi Borghi: dopo l'addio di Breno, entra Esine

A vuoto il tentativo di ricucitura con il Comune esule; per la new entry «molto da guadagnare»
Esine - © www.giornaledibrescia.it
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Addio Breno, benvenuto Esine. Nel... ménage familiare dell’Unione Antichi Borghi qualche bel cambiamento, nei primi giorni del 2020, c’è stato, ma tra somme e sottrazioni, il risultato è invariato. L’uscita dell’Amministrazione brenese, annunciata da tempo e divenuta effettiva a fine anno, è compensata dall’ingresso di quella esinese, votata in Consiglio la settimana scorsa. Il corteggiamento del secondo Municipio camuno per residenti era già iniziato da un po’, con la convenzione per la gestione associata della polizia locale, ma solo ora è ufficiale. A livello numerico, quindi, gli Antichi Borghi non vengono depotenziati, anzi, l’arrivo di Esine è salutato come una bella iniezione di fiducia e  forza. Chi entra e chi esce.

Ma le bruciature per la porta chiusa da Breno sono ancora vive e ci vorrà tempo per sanarle, se è vero che anche nei giorni scorsi c’è stato un tentativo di riavvicinamento, rispedito al mittente dal sindaco brenese Alessandro Panteghini. Che ha ribadito come la decisione ormai sia presa e come l’Amministrazione non abbia alcuna intenzione di ritornare sui propri passi. Per Esine, invece, è una soddisfazione: dopo il fallimento dell’Unione della Valgrigna con Berzo Inferiore e Bienno, in realtà mai nata ufficialmente e mai voluta fino in fondo, per il sindaco Emanuele Moraschini si tratta di una scelta soddisfacente. «Siamo convinti che fare le cose insieme con altri Comuni sia positivo - sottolinea -: in un tempo in cui ci sono tante divisioni, essere uniti è meglio.

Per Esine vuol dire migliorare alcuni servizi, a partire dalla Polizia locale, che è un problema per tanti. Con i nostri due agenti non riusciamo a fare le pattuglie e dai dati abbiamo rilevato che ora c’è molto più controllo sul territorio, e anche a livello di costi ci sono risparmi». Al vertice. A traghettare da inizio anno c’è un nuovo presidente, che ha raccolto il testimone di Cristian Farisè: si tratta del sindaco di Malegno Paolo Erba. «Sono felice dell’ingresso di Esine - dichiara -, è un bel segnale per noi e stiamo lavorando uniti. Le Unioni sono vitali perché i Comuni piccoli non sono più in grado di gestire i servizi a fronte di troppe incombenze. È necessario mettere insieme la gestione attraverso gli enti di secondo livello, e noi in Valle abbiamo la fortuna di avere la Comunità montana, che dovrebbe diventare il luogo in cui vengono realizzati sempre più servizi per i Comuni e i cittadini camuni. Spero che il prossimo presidente lavori in questa direzione».

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