Valcamonica

Ale e Alex, il ricordo commosso dei due ragazzi morti in A4

A Cividate e Berzo Inferiore occhi lucidi e incredulità davanti all’accaduto
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Alle 17.06 di un pomeriggio di afa e nuvole, rientra un altro camion con la scritta «F.lli Bontempi»: alza uno sbuffo di polvere, rallenta e scompare nel parcheggio dietro la casa dove vivono Alessandro, Chiara, papà Ruggero e mamma Eleonora. Fratelli Bontempi e Geo.Cam., Berzo Inferiore e Cividate Camuno: due rami della stessa pianta, due paesi vicini, due giovani legati da un destino crudele.

Ale e Alex, il figlio del titolare e il figlio di un operaio, l’esperto e il novellino si sono perduti per sempre su una strada infuocata a duecento chilometri da casa, in un terribile incidente stradale avvenuto in A4 tra Grisignano e Padova Est.

Sulla soglia del piazzale della ditta, gli operai passano veloci e in pochi si fermano a parlare.

«Ho lavorato qui fino a pochi mesi fa, li conoscevo tutti e due - racconta uno di loro -. Alessandro era un ragazzo fantastico, sempre sorridente, grande lavoratore. Non ci credo ancora. Avrei potuto esserci anche io su quel furgone». Qualcuno se ne va con gli occhi fissi sul telefonino, c’è chi dice che «forse ha avuto un colpo di sonno», chi cerca di mettersi in contatto con i genitori che poco dopo mezzogiorno erano già all’obitorio di Padova.

«Siamo sconvolti - ha spiegato il sindaco di Berzo Inferiore, che si chiama come il papà di Alessandro -. Mi troverò con i componenti della Giunta, penso che proclamerò il lutto cittadino». A Cividate, è lo stesso dolore: la notizia della morte di Alex è passata di casa in casa, ha percorso il lungofiume, qualcuno chiede dove sta «via Palazzo», dove abita la famiglia Ventu, di origini rumene. «È brava gente, sono arrivati a Cividate una decina di anni fa - ha aggiunto il sindaco, Cirillo Ballardini -. Sono scioccato, non ho parole».

 

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