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UniBs entra nella top ten degli atenei italiani

Così secondo la classifica THE World University Rankings: il nostro ateneo migliora ancora rispetto i piazzamenti internazionali
Il rettorato dell'Università degli Studi di Brescia
Il rettorato dell'Università degli Studi di Brescia
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In testa ci sono Oxford, California Institute of Technology e Harvard. A seguire Stanford, Cambridge, Mit e Princenton. Per trovare l'Università degli Studi di Brescia nell'edizione 2022 di THE World University Rankings, la prestigiosa classifica internazionale curata dalla rivista indipendente britannica Times Higher Education sui migliori atenei del mondo, bisogna scendere un po' più in basso. Ma mai così poco: UniBs, infatti, sale, per la prima volta, nella fascia 351-400 su un totale di 1.662 università, lasciandosi alle spalle i piazzamenti 501-600 del 2020 (su un totale di 1.397 università) e 401-500 del 2021 (su un totale di 1.526 università).

L’ateneo bresciano fa il suo ingresso quest'anno anche nella top ten delle università italiane (in decima posizione), insieme a Politecnico di Milano e Università di Trento, su un totale di 51 istituzioni prese in esame.

«Per la prima volta - commenta il rettore prof. Maurizio Tira - l’Università degli Studi di Brescia conquista la posizione 351-400 nella classifica delle migliori università al mondo, migliorando nettamente il risultato ottenuto lo scorso anno. Si tratta di un traguardo ancora più rilevante a livello mondiale se si considera che il numero delle università valutate è aumentato in maniera significativa rispetto alle scorse edizioni della classifica. Questo risultato ci riempie di soddisfazione e premia l'impegno di tutta la comunità accademica».

Tra i punti risultati premianti, l’impatto citazionale della produzione scientifica dell'ateneo cittadino (+48 % rispetto al punteggio medio nel mondo) e l'internazionalizzazione (+2 %). Tutti gli indicatori (13, raggruppati in 5 macroaree: didattica, ricerca, impatto delle citazioni scientifiche, trasferimento tecnologico e internazionalizzazione), si attestano al di sopra dei valori mediani mondiali».

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