Università

UniBs, 14 milioni sotto l’albero: dal Ministero i fondi per il nuovo polo

All’ex complesso Ca’ Nöa l'Università degli Studi di Brescia farà nascere una residenza da quasi cento posti letto oltre ad aule e laboratori
UNIBS, 14MLN PER IL NUOVO POLO
AA

Sotto l’albero di Natale l’Università Statale ha trovato un decreto ministeriale. Il pacchetto regalo è stato subito scartato: dentro ci sono 9 milioni e 800mila euro per trasformare l’ex ristorante Ca’ Nöa di via Triumplina in un nuovo polo con aule e laboratori, più altri 3 milioni e 920mila euro per realizzare un centinaio di residenze studentesche in quello che una volta era l’albergo attiguo.

Due bandi

Per l’UniBs dunque l’anno non poteva finire in un modo migliore: in piazza Mercato questi 14 milioni provenienti dallo Stato, frutto di progetti che a Roma hanno ottenuto pieno riconoscimento, costituiscono un validissimo motivo per brindare. Ma a gioire può essere certamente l’intera città: Brescia, grazie ai nuovi servizi che saranno realizzati a breve, consoliderà la propria vocazione universitaria.

Ma andiamo con ordine, partendo dalla «fetta» più consistente, ossia i 9,8 milioni che arriveranno dal fondo per l’edilizia e per le grandi attrezzature scientifiche: «Abbiamo partecipato al bando per ristrutturare l’ex ristorante Ca’ Nöa - conferma il rettore Francesco Castelli -. Con la cifra ottenuta potremo coprire in parte l’acquisto, in parte la demolizione e la ricostruzione dell’immobile. È un cofinanziamento dall’entità assai significativa: la soddisfazione è grande, tanto più che abbiamo ottenuto il 100 per cento di quello che era stato chiesto».

Per quanto riguarda la residenza, invece, pochi giorni fa sono stati assegnati 3 milioni e 920mila euro. «Anche in questo caso riceviamo - prosegue il magnifico - esattamente quanto da noi richiesto. Si tratta di realizzare 98 posti letto, per ognuno dei quali il Ministero dell’Università e della Ricerca mette 40mila euro. Peraltro siamo tra le pochissime realtà pubbliche destinatarie di queste risorse. E questo costituisce un ulteriore motivo di orgoglio».

Eccellenze

Ma non è finita qui. Nelle scorse ore è stata anche pubblicata la classifica dell’Anvur (l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) relativa al Fondo per il finanziamento dei Dipartimenti di eccellenza, con un budget annuale di 271 milioni di euro. Queste risorse, nello specifico, puntano a incentivare l’attività dei Dipartimenti degli atenei statali che si caratterizzano per l’eccellenza nella qualità della ricerca e nella progettualità scientifica, organizzativa e didattica. A Brescia è stato riconosciuto «eccellente» il Dipartimento di Scienze cliniche e sperimentali.

«I dipartimenti di eccellenza vengono definiti tali sulla base di due livelli di valutazioni - spiega Castelli -. Un primo livello è la produttività scientifica, ossia quanto scrivono e pubblicano i componenti di un determinato Dipartimento. Superata la prima scrematura, è poi necessario presentare un progetto. Il nostro Dipartimento ha passato entrambi i gradi di giudizio e riceverà fondi proprio per realizzare il progetto proposto». I Dipartimenti «eccellenti» avrebbero in verità potuto essere due: Ingegneria dell’informazione, che in passato aveva già ottenuto questo importante riconoscimento, è riuscita a passare soltanto il primo livello della selezione.

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia