Università

Erasmus, il Regno Unito verso il rientro dal 2027

Accordo vicino tra Londra e Bruxelles: gli studenti britannici potrebbero tornare negli scambi universitari e nella formazione professionale
I ragazzi in Erasmus - © www.giornaledibrescia.it
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Da gennaio 2027 gli studenti britannici potrebbero tornare a partecipare a Erasmus, il programma di scambio dell’Unione europea da oltre 26 miliardi di euro. L’accordo – secondo le indiscrezioni dei media inglesi – dovrebbe essere annunciato il 17 dicembre, nell’ambito della strategia del governo di Keir Starmer per rilanciare le relazioni con Bruxelles. Secondo fonti citate dal Guardian, i dettagli finali sarebbero stati concordati oggi dalle due parti e prevedono l’accesso degli studenti del Regno Unito sia agli scambi universitari, sia ai percorsi di formazione professionale previsti da Erasmus+.

L’esecutivo britannico punta a estendere i benefici del programma oltre i tradizionali scambi accademici per studenti universitari, coinvolgendo una platea più ampia della popolazione, compresi i territori che avevano votato per la Brexit.

Il negoziato sarebbe stato sbloccato dopo l’incontro a Bruxelles della scorsa settimana tra il ministro britannico per le relazioni con la Ue – Nick Thomas-Symonds – e il vicepresidente della commissione europea Maros Sefcovic, durante il quale il programma Erasmus – che da anni coinvolge milioni di studenti in Europa – avrebbe superato l’ultimo scoglio.

L’uscita

Il Regno Unito era uscito dal programma dopo la Brexit, quando l’allora primo ministro Boris Johnson aveva sostenuto che non offrisse un adeguato rapporto costi-benefici. Il nuovo governo laburista ha riaperto il dossier al vertice Ue–Uk dello scorso maggio, cercando in parallelo di ridurre il costo della partecipazione britannica al programma.

Il rientro in Erasmus del Paese è una delle richieste chiave avanzate da diverse capitali europee nel quadro dei colloqui sul cosiddetto reset delle relazioni dopo la Brexit, insieme a un accordo sulla mobilità giovanile che consentirebbe ai giovani europei di vivere e lavorare nel Regno Unito per alcuni anni e ai britannici di fare lo stesso nell’Ue. In un contesto di opinione pubblica britannica sempre più favorevole a un riavvicinamento all’europa, Starmer ha dichiarato due settimane fa a Londra che «dobbiamo avvicinarci di più» al resto d'Europa, aggiungendo che sarà necessario essere «adulti» e accettare che questo percorso comporti «compromessi».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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