Cultura

Sanremo 2021, chi è Beatrice Venezi

Direttrice d'orchestra di fama internazionale, 31 anni, sarà la madrina delle Nuove Proposte in gara stasera
  • Beatrice Venezi
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«Sono molto emozionata anche perché non sono molto avvezza a palchi televisivi. Mi sento una madrina di questi giovani, che ho seguito con grande attenzione e ho cercato di guidare attraverso i miei consigli. Mi ritrovo molto, mi ricordo quando ero bambina, sognavo il podio, le sale da concerto. Rivedo quell'emozione, le aspettative, i sogni, sono felice di seguirli anche in questa fase finale e curiosa del risultato finale».

Così la direttrice d'orchestra Beatrice Venezi, già in giuria ad AmaSanremo, stasera sul palco dell'Ariston per la finale delle Nuove Proposte e la premiazione del vincitore. «Se Sanremo è un po' lo specchio del nostro Paese - dice - tutta questa attenzione ai giovani è un grandissimo segnale di innovazione, di modernità. I giovani non sono solo il futuro, sono già il presente dell'Italia».

La Venezi, 31 anni, nativa di Lucca, è una direttrice d'orchestra di fama internazioale. Ha iniziato a studiare pianoforte a 6 anni per debuttare a soli 22 nella direzione d'orchestra, dando inizio ad un carriera straordinaria che l'ha porteta a ricoprire incarichi prestigiosi in tutto il mondo. Inserita da Forbes nell’elenco dei 100 giovani under 30 leader del futuro, direttrice della Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli, Beatrice è nota anche per esaltare la sua femminilità sul palco musicale, in una rivoluzione contro gli stereotipi di genere. Un atteggiamento che porta una ventata di freschezza nel mondo della musica classica dove troppo spesso le donne direttrici d'orchestra, indossano abiti appositamente poco vistosi per «non distrarre il pubblico dall’ascolto della musica». 

La presenza a Sanremo è anche l'occasione per far passare il messaggio che «la musica classica non è da vecchi: portarla in un contesto diverso dal solito è veramente importante, consente di arrivare a un pubblico più ampio, di dimostrare che un contenuto apparentemente elitario invece appartiene a tutti», sottolinea. 

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