Cultura

Film del fine settimana: Zalone, cartoni, lacrime e Ken Loach

In questi giorni escono nei cinema italiani 4 film: una strategia nuova che diluisce i film in sala, una volta destinati tutti al Natale
Cinema (foto simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
Cinema (foto simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
AA

Arriva oggi in sala il ciclone «Tolo tolo», esordio nella regia dell'ormai santificato Checco Zalone eretto a monumento della nuova comicità nazionale nel segno, felicemente contraddittorio, di Alberto Sordi da cui sembra aver ereditato la sorridente ferocia nel fustigare riti e costumi dell'italiano medio. Da giorni si ripete il mantra per cui qualsiasi altro titolo nelle sale non avrà più chance dopo l'avvio della «zalomania» stagionale e certamente la campagna pubblicitaria che ha preceduto il film gioverà agli incassi, destinati a riequilibrare in un colpo solo le incerte quote percentuali del cinema nazionale rispetto al box office annuale. Ma con raffinata strategia le uscite di Capodanno riflettono invece la ricerca di quote di mercato alternative: un titolo per i più piccini, uno per gli anziani, uno per le anime sentimentali. Quattro film diluiti tra ieri e domani e per tutto il resto se ne parlerà dopo il 6 gennaio.

 «Playmobile: the movie» di Lino DiSalvo. È in sala già dal 31 dicembre ed è destinato ad attrarre schiere di bambini in attesa di vedere in azione i personaggi preferiti delle scatole di costruzione. Qui la piccola Marta viene risucchiata insieme al fratellino Charlie nel mondo parallelo delle scatole di montaggio e diventa un giocattolo a sua volta. Nella sua nuova posizione si farà aiutare dall'agente segreto Rex e dal camionista Del nella ricerca di Charlie che adesso è un guerriero vichingo costretto a cimentarsi come gladiatore per gli svaghi dell'imperatore Massimo. 

«Tolo tolo» di e con Checco Zalone e con Souleymane Silla, Manda Touré, Nassor Said Birya, Alexis Michalik, Arianna Scommegna, Jean Marie Godet, Antonella Attili, Nunzio Cappiello, Gianni D'Addario, Eduardo Rejn, Nicola Nocella, Fabrizio Rocchi, Diletta Acquaviva, Maurizio Bousso, Sara Putignano, Barbara Bouchet, Nicola Di Bari, Francesco Cassano. Picaresca avventura per il pugliese Checco che, travolto dai debiti, scappa in Africa trovando lavoro come cameriere in un resort per ricchi occidentali. Insieme all'amico Oumar che sogna l'Italia da cui invece Checco vuole separarsi ad ogni costo, finirà per attraversare savane e deserti, a condividere la sorte di chi è costretto a emigrare, ad avvicinarsi pericolosamente al suo passato dove invece tutti lo danno per morto. In sala da oggi con un numero record di copie per la distribuzione Medusa. 

«Sorry we missed you» di Ken Loach con Kris Hitchen, Debbie Honeywood, Rhys Stone, Katie Proctor. È di scena il mondo del precariato che a Newcastle assomiglia terribilmente ad ogni altro angolo del mondo occidentale. I Turner (Ricky, fattorino e Abby badante a domicilio) fanno di tutto per difendere la loro famiglia e crescere dignitosamente i figli. Ma non possiedono nulla e i soldi non bastano per arrivare a fine mese. Così lei vende la macchina perché Rick possa comprare un furgone con cui diventare lavoratore autonomo nel settore delle consegne a domicilio. Ma il mondo dei precari che lavorano per le multinazionali è ancora più spietato e senza prospettive: anche l'amore più puro rischia di crollare sotto i colpi della povertà. 

«18 regali» di Francesco Amato con Benedetta Porcaroli, Vittoria Puccini, Edoardo Leo, Sara Lazzaro, Marco Messeri, Betti Pedrazzi, Alessandro Giallocosta. Ispirato alla storia vera di Elisa Girotto, ripercorre i 18 anni di vita di Anna che ha perso la madre, Elisa, ad appena un anno. Ma la donna le ha lasciato un regalo per ogni compleanno e ciascuno ha un significato speciale nel muto dialogo tra madre e figlia. Anna però è cresciuta con spirito ribelle nonostante l'amore del padre e la sera del 18mo compleanno scappa di casa, finendo travolta da una macchina. Al risveglio avrà il regalo più bello: sua madre al capezzale per un dialogo mai avuto fino ad allora. Alla sceneggiatura ha collaborato anche il vero padre della ragazza, Alessio Vicenzotto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia