Cultura

Ecco come procede il grande murale bresciano di Vera Bugatti

Il murale si intitola Aut Aut e rappresenta la contrapposizione tra l'Essere e l'Avere, come spiega l'artista
Il murale di Vera Bugatti - Foto True Quality
Il murale di Vera Bugatti - Foto True Quality
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Pazienza e precisione non mancano certo a Vera Bugatti, la street artist bresciana impegnata per la prima volta nella realizzazione di un murale alto 12 metri nella sua città. Dall'8 marzo l'opera in via Abbazia 10, nel quartiere San Bartolomeo, procede senza interruzioni, con gli abitanti della zona che man mano si sono abituati alla presenza del camion con braccio meccanico su cui l'artista sta lavorando. Il tutto avviene all'interno del festival Link, organizzato dall'associazione True Quality, che dal 2016 porta la street art a Brescia per rigenerare parti della città.

«Oggi è arrivata la prima torta di mele. Nel quartiere cominciano a volerci bene», scrivono i responsabili dell'associazione su Instagram.

Il murale, di cui è iniziata la colorazione, si intitola Aut Aut e, come spiega la stessa artista su Facebook, rappresenta «una gigantesca e canuta figura femminile» che «regge un bastone sul quale è posata una strana ghiandaia». «L’uccello porta nel becco una minuscola sveglia ammaccata, specchio neutro di caducità, teatro miniaturizzato delle ossessioni umane - si legge nella presentazione -. Al bastone è appesa una bilancia sgangherata che compara il peso di un cuore umano a quello di un sacco pieno di denaro, una sorta di psicostasia ribaltata che sostituisce la piuma di Maat con il senso del possesso, oggi così subdolo e radicato. È l’avere che prevarica l’essere, cui dovremmo invece intimamente aspirare. Siamo solo di passaggio».

Per Vera Bugatti l’opera è «simbolica», con «suggestioni che vanno dal Libro dei Morti egizio a Eschilo, dagli esperimenti d’inizio Novecento sul peso dell’anima a Iñárritu, dalle iconografie dell’Arcangelo Michele a Paul Auster». L'inaugurazione è prevista per il 18 marzo. 

 

 

 

 

 

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