Strada facendo

L’enorme patrimonio fotografico della Fondazione Negri

Dal 1993 la realtà valorizza migliaia di scatti che hanno raccontato per oltre un secolo l’evoluzione di città e provincia
Palazzo della Loggia in una foto conservata alla Fondazione Negri
Palazzo della Loggia in una foto conservata alla Fondazione Negri
AA

Da quasi trentadue anni è attiva a Brescia la Fondazione Negri, nata con lo scopo di promuovere il patrimonio fotografico accumulatosi in oltre un secolo di attività dello Studio Negri, per iniziativa dei fotografi Giovanni e Umberto Negri, Costantino e Mauro Squassoni.

Al limitare del cuore antico della città, in prossimità del Carmine e affacciato sul ring, in via Calatafimi 7, la Fondazione ha collocato le sue memorie iconografiche. Stiamo parlando di un archivio consistente assai: oltre 100mila immagini, in larghissima misura originali negativi su lastra in vetro. D’altro canto, proprio questi spazi ospitavano l’originaria sede dello Studio Negri, in un edificio edificato nel 1909 su progetto dell’architetto Egidio Dabbeni.

La sede di Fondazione Negri
La sede di Fondazione Negri

La Fondazione è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18. La Fondazione Negri Onlus, nata nel 1993, come dicevamo prefiggendosi lo scopo di dare un impulso alla salvaguardia, alla catalogazione e alla promozione del fondo storico fotografico costituito da decine di migliaia di immagini che lo studio Negri ha realizzato e che tuttora sono prodotte come prosecuzione dell’attività di quattro generazioni di fotografi.

L’archiviazione del considerevole e prezioso patrimonio digitale delle immagini, e la creazione di un database accessibile anche online, sono state realizzate per «tutelare il patrimonio di documentazione iconografica e per offrire opportunità di consultazione a chiunque sia interessato allo studio dei fenomeni di costume e di trasformazione industriale e paesaggistica che hanno caratterizzato la nostra società, particolarmente quella bresciana, nel corso del Novecento», spiegano i promotori.

Lo statuto della Fondazione prevede, tra i vari aspetti, interventi di supporto e consulenza a favore degli archivi di aziende, enti pubblici e collezioni private, ponendo a disposizione «l’esperienza maturata nel raccogliere, restaurare, conservare e ordinare fondi fotografici a rischio di degrado, dispersione, per preservare nel tempo preziose testimonianze di lavoro e cultura». La realtà promuove varie iniziative, quali corsi, pubblicazioni, tra le quali la rivista Biesse, periodicamente proposta in abbinata dal Giornale di Brescia, mostre, testimoniando con vivacità e percorsi innovativi uno storico patrimonio di Brescia e dei bresciani.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato