ZOOLANDER No. 2

Regia: Ben Stiller
Con: Ben Stiller, Owen Wilson, Penelope Cruz, Benedict Cumberbatch, Will Ferrell, Justin Bieber, Kanye West, Cara Delevingne, Lenny Kravitz, Mika, Christine Taylor, Billy Zane
Genere: commedia
Distribuzione: Universal
Ha una storia tutta particolare “Zoolander” di e con Ben Stiller che fu trascurato dal pubblico tanto che, costato 28 milioni di dollari, né incassò 60 in tutto il mondo, solo quanto bastava per coprire le spese. Un motivo però c’era: uscì a ridosso dell’11 settembre 2001 con la tragedia delle Twin Towers negli occhi nella mente e la gente non aveva voglia di ridere di una parodia demenziale (e sarebbe d’uopo aggiungere un ulteriore demenziale) del mondo della moda. Non aveva voglia. Almeno subito, perché chi lo aveva visto non lo ha messo tra le cose da cancellare, ha continuato a parlarne con gli amici e infine, grazie all’home video che lo ha fatto arrivare nelle case, “Zoolander” è divenuto un film di culto con Ben Stiller- Derek Zoolander, modello “bello bello bello in modo assurdo”, e con l’altrettanto idiota Owen Wilson-Hansel, rivale acerrimo che finiva per confessarglisi emulo e amico e per salvargli la vita. Film che nel mentre metteva in berlina i modelli (maschile di modelle…) come esagerati cultori del proprio aspetto e del proprio ego, ma dalla mente sin troppo vuota, è stato un antesignano dei selfie e ha reso celebri le espressioni "La Tigre"; "Magnum" e “Blue Steel”, l’ultima così potente da fermare a mezz’aria una stella da lancio cinese e sventare i piani di conquista del mondo di un genio del male, lo stilista Mugatu (Will Ferrell ).
Tutto nella vicenda finiva bene, anche a livello di box office e i tanti fan guadagnati hanno cominciato a chiedere a Ben Stiller di girare un sequel, cosa che il regista ha però atteso a fare per 15 anni, cercando nel frattempo di farsi un nome anche nel cinema di qualità vedi il pregevole (ma un po’ sottovalutato dal pubblico) “I sogni segreti di Walter Mitty”. “Zoolander 2” (dal titolo reso con grafiche differenti ”2oolander”, “Zoolander No. 2” e “Zoolander II”) è così arrivato in sala ed ora è disponibile in videoteca sia in dvd che in blu ray con la sua storia in buona parte ambientata (e girata) a Roma esaltandone gli aspetti tenebrosi notturni e alla Dan Brown con tanto di cenacolo massonico e un ulteriore stuolo di personaggi illustri (tanti ma non solo stilisti: ci sono pure attori e cantanti, in ruoli cameo) tra cui ricompare Sting che avrà un ruolo decisivo. L’incipit del sequel non è dei più allegri: si riparte con due motociclisti che uccidono Justin Bieber, sesta vittima illustre di assassini di celebrità, tra cui Madonna e Springsteen, per poi riallacciarsi al finale del prototipo per spiegare con immagini di tg che quella che si credeva una fiaba, un “e vissero tutti felici e contenti”, non lo è stata affatto: il Centro Derek Zoolander per i Bambini Che Non Sanno Leggere Bene e Che Vogliono Imparare A Fare Anche Tante Altre Cose Buone è collassato su se stesso, a due giorni dall'avvenuta inaugurazione uccidendo la moglie del modello e “segnando” il viso di Hansel (un graffietto che è divenuto montagna) costringendolo al ritiro e a darsi alle orge, mentre Derek si era poi visto portar via il figlio per inadeguatezza paterna ed era andato a vivere fra monti e ghiacci. Da dove lo richiama Billy Zane per andare a Roma con Hansel a cercare il figlio e cadere nella trappola del vendicativo ed evaso Mugatu (Will Ferrell) che vuol sacrificare il ragazzo; li aiuterà la sexy-poliziotta Penelope Cruz, ex-modella che non ha potuto proseguire la carriera per il seno troppo prosperoso. Il sequel, sempre coloratissimo, parte bene, ma la trama gialla non basta e sconclusionato può essere sinonimo di divertente, ma stavolta il troppo finisce per nascondere il buono, si ride meno rispetto al numero 1, ci si ritrova dentro un'infilata di parodie dal ritmo troppo accelerato per afferrarle e gustarle tutte (per fortuna in casa c’è la possibilità di pause e replay), il film si adagia, salvo poi scatenarsi nell’ultimo quarto d’ora recuperando e accentuando la demenzialità perduta. Diverrà cult? Non si sa mai, ma ci vorranno ben più anni… Per intanto c’è però da sbizzarrirsi con la buona (e per il blu ray eccellente) dotazione di contenuti speciali, superiore alla media generale (Universal non ha lesinato): nel dvd troviamo Scene eliminate, La passerella in giro per il mondo, È meglio essere belli che sentirsi bene. Extra questi presenti pure nel più qualitativo bd che oltre al commento di Ben Stiller offre pure; Tutte le strade portano a Zoolander; Abiti tostati e altre cose poco stilose; Believe in yourselfie; L’eredità di Zoolander; Drake Sather: L’uomo che creò Zoolander; Stai zitto, Valentino: Will Ferrel sull’altare del sacrificio; un episodio della serie animata Zoolander
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