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Valentina, le crociere e l'Oriente

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Avere in tasca un diploma di perito aziendale e corrispondente in lingue estere, frequentare la Facoltà di lingue orientali (cinese) all'Università Ca' Foscari di Venezia, amare la cultura orientale, e tentare la fortuna partecipando ad un importante meeting alla presenza delle più importanti compagnie aeree e di navigazione. Queste sono le carte vincenti che hanno permesso a Valentina Pelosi di Verolavecchia di trovare un lavoro a bordo della nave da crociera Costa Allegra.

Come è nata l'idea di lavorare su una nave da crociera? "Ho partecipato ad un meeting milanese, perché ero alla ricerca di un lavoro estivo e spinta dalla curiosità per capire quali fossero le richieste lavorative in questo settore. Non pensavo di essere scelta vista la presenza di centinaia di candidati con molta più esperienza di me, ma quando ho letto la mail con scritto "Siamo felici di informarla che la sua candidatura ha avuto esito positivo, la contatteremo a breve per informarla circa i dettagli del suo imbarco…" ho capito che quello che credevo un sogno sarebbe diventato realtà".

Ad aprile la giovane bresciana ha fatto le valige ed è partita per un viaggio che l'ha portata nel mondo asiatico, prima nelle zone di Singapore, Ocimin, Hong Kong, Manila e Brunei e poi in Giappone, in Corea e a Shangai. Sulla nave la mansione di Valentina è di commessa al duty free. All'inizio la ragazza si è occupata del reparto di cosmetici e profumeria, poi è stata destinata all'area liquori, sigarette e fine jewelry. Ora Valentina ha fatto un altro balzo avanti nella carriera, da due mesi è stata nominata assistente manager e ha già deciso di seguire al suo ritorno - a ottobre - un corso per l'avanzamento professionale e di tornare all'università nell'attesa di un nuovo viaggio".

Come ti sei trovata con i clienti della nave? "Direi proprio bene. Nella prima parte del viaggio i passeggeri erano prevalentemente europei, nella seconda invece c'erano molti cinesi e questo mi è stato utile per mettere in pratica i due anni di studio della lingua cinese".

Cosa offrono queste zone? "Sono posti da visitare non tanto per l'arte e per i monumenti, ma per la cultura e per lo stile di vita. I popoli di queste zone si accontentano di poco, non hanno bisogno del televisore ultrapiatto o del cellulare. A loro basta un sorriso, sono persone umili che si preoccupano prima di aiutare il prossimo e poi pensano a loro stessi. Inoltre, nelle mie incursioni a terra ho notato che gli orientali hanno un profondo rispetto e quasi adorazione per coloro che provengono dall'Occidente".

Come giudichi questa esperienza? "Lavorare su una nave all'estero è un fatto importante, perché ti aiuta a crescere, ad arricchire il tuo bagaglio culturale e a confrontarti con persone - clienti e colleghi - di nazionalità ed etnie diverse. Consiglio a chiunque di provare un'esperienza simile, ma alla base ci deve essere una buona dose di coraggio, di forza di volontà e spirito di adattamento".

Viviana Filippini

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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