UNA MESSA PER DRACULA

Regia: Peter Sasdy
Con: Christopher Lee, Geoffrey Keen, Gwen Watford, Linda Hayden, Peter Sallis, Anthony Higgins, Isla Blair, John Carson, Martin Jarvis, Ralph Bates
Genere: horror
Distribuzione: Sinister film
Un po’ alla volta Sinister sta proponendo in dvd i film della mitica saga di Dracula della britannica Hammer con protagonista Christopher Lee (che per la precisione ha “indossato” i canini del vampiro per ben dodici volte, l’ultima però in una versione comica), ossia i sette prodotti fra il 1958 e il 1974. Un recupero doveroso, oltre che meritorio (da parte dei tanti fan dell’horror classico) visto che sin a pochi mesi fa mancava addirittura il prototipo “Dracula il vampiro“ che nel 1958 ha rilanciato il personaggio e ridato vita ad un filone che pareva essersi esaurito negli Anni 40. E che ora riguarda appunto questo “Una messa per Dracula” diretto da Peter Sasdy nel 1970; per la cronaca, all’appello ora manca solo “1972: Dracula colpisce ancora!”, probabilmente in arrivo tra qualche mese. Quello ora in videoteca è il quinto della serie e ritenuto uno dei migliori capitoli (per altri invece uno dei peggiori, sicuramente però è diverso dai precedenti, contrasto di giudizi che stuzzica la voglia di vederlo) , una sorta di possibile seguito a quanto raccontato da Bram Stoker nel suo romanzo e nelle pellicole da esso tratte. Si immagina che tre nobili in cerca di emozioni forti per rompere la monotonia delle loro agiate quanto piatte vite, incontrino il libertino Courtley (Ralph Bates) che propone loro di sborsare un'ingente somma di denaro per acquistare il sangue polverizzato di Dracula (Christopher Lee) e, tramite un rito satanico, di riportarlo in vita. I tre accettano, ma poi si spaventano quando Courtley, nel corso del rito sacrilego tenuto in una chiesa, rito che consiste nel versare sulle ceneri del Signore della notte gocce di sangue prese dalla bocca di un pipistrello, sta male e, alla presenza di Dracula appena richiamato in vita ma non ancora in grado di agire, in preda al terrore picchiano Courtley e credutolo morto, ne abbandonano il corpo. Il vampiro non ha potuto evitare quanto accaduto, ma una volta tornato in possesso di mobilità e dei suoi poteri giura di vendicarsi di coloro che hanno ucciso il suo discepolo, progetto che prevede di portare a compimento tramite le loro tre figlie che intende sedurre, vampirizzare e rivoltarle contro i genitori…
Peter Sasdy era un immigrato ungherese che professionalmente era cresciuto negli Anni 60 nella tv britannica con la televisione e che grazie a “Una messa per Dracula” fu ritenuto come una promettente new entry nel panorama horror inglese, attese andate deluse dallo scarso successo delle poche altre pellicole da lui girate: “La morte va a braccetto con le vergini” (1971); “Gli artigli dello squartatore” (1971); “Doomwatch: i mostri del 2001” (1972) e “Il cervello dei morti viventi” (1973). Così tornò alla televisione fra l'altro dirigendo alcuni episodi del serial Hammer “Hammer’s House of Mystery and Suspense”.
Fu però proprio Sasdy a trasforma il "solito" Dracula, cosa che per altro era nell'aria dacché da progetto iniziale il film doveva portare il nome del vampiro, ma senza farlo comparire com'era successo con “Le Spose di Dracula” (1960) che aveva come protagonista un barone non-Christopher Lee. L’attore a quel tempo aveva dato segni di stanchezza per la sua parte e la Hammer dava per scontato che avrebbe dato forfait, cosa che però non avvenne: Lee accettò e pertanto la sceneggiatura fu riadattata in fretta e furia per inserire il Dracula originale mentre Sasdy accantonò il gotico dei primi tre film di Fisher per una visione stilisticamente più asciutta, ma – cosa molto curiosa - anche contaminata da elementi della controcultura fine Anni 60 a proposito di società repressiva e di ribellione con i figli, in questo caso le figlie, che si ribellano ai genitori: Dracula è risuscitato da borghesi corrotti nell'anima che appaiono però socialmente ineccepibili, motivo che ha estrinsecazione emblematica nella scena in cui Hargood (Geoffrey Keen) picchia la figlia Alice (Linda Hayden) per aver sorriso da un ragazzo in chiesa e poco dopo si reca ad un bordello con gli amici a fare “opera di carità”. Quanto alla ragazza, resta impressa l’immagine che la vede, divenuta lasciva schiava di Dracula, dormiente sul coperchio del sarcofago che contiene il vampiro. Una buona sceneggiatura, che risente tuttavia un po’ dell’assenza del principale avversario di Dracula: il dottor Van Helsing. Il trailer è l’unico extra del dvd.
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