Storie

UN POVERO RICCO

Regia: Pasquale Festa Campanile
AA

Regia: Pasquale Festa Campanile
Con: Renato Pozzetto, Ornella Muti, Piero Mazzarella, Corrado Olmi, Ugo Gregoretti, Antonio Marsina , Nanni Svampa, Gabriele Tozzi 
Genere: commedia
Distribuzione: Mustang

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Non è una delle migliori commedie di Renato Pozzetto questa del  1983 che Mustang nella sua riproposta dei successi dell’attore ora ripropone in dvd, nonostante vi abbia messo la sua mano da regista Pasquale Festa Campanile, ma è simpatica anche nella malinconia che a tratti pare affiorare nel recupero di un’epoca ormai lontana. La vicenda non è particolarmente originale, la storia di un ricco così ossessionato dalla possibilità di trovarsi improvvisamente povero da finire per esserlo davvero e volutamente, però Pozzetto come attore  è davvero simpatico e capace, sa muoversi con destrezza ed abilità con le sue abituali corde, magari venate di surreale, mentre come sceneggiatore porta alla riscoperta di una Milano dei Navigli romantica, povera, angolare, segreta e disperata, ma colta anche con affetto. Qui abbiamo Eugenio, un industriale quarantenne ossessionato dall'incubo del crack finanziario e neppure troppo felicemente sposato anche se non se ne accorge.

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Sempre più ansioso e incapace di godere ciò che ha, ricorre ad uno psicologo (Ugo Gregoretti), il quale gli consiglia di "allenarsi" a fare il povero, per riuscire a ritrovare se stesso o, nella peggiore delle ipotesi, per essere pronto a tutto. Così finge di partire per il Medio Oriente, si procura dei documenti falsi, si fa chiamare Eugenio Ragona e, irriconoscibile con la barba tagliata, si fa assumere nella sua ditta come fattorino. Esperienza che lo porta a conoscere Marta (Ornella Muti), bella ragazza che vive sola nell’appartamento di fronte a quello che la ditta gli ha assegnato, e che fatica a mantenersi, costretta all’occorrenza a “fare la vita”. Ovviamente per lui è amore a prima vista, ma la situazione si complica perché Eugenio viene licenziato e sfrattato, cosa che vuol tenere segreta alla ragazza mentre lui,  buttato in strada, conosce il capo dei barboni di piazza Duomo, Stanislao, detto Fosforo (un saporosissimo Piero Mazzarella: i duetti con lui sono tra il meglio del film) che gli insegna i trucchi del mestiere della vita da clochard. Che è però difficile: Eugenio scende sempre più in basso, si dà alla truffa e ai furtarelli pur di sopravvivere, ma capisce che così facendo perderà Marta. Ragion per cui chiede aiuto a Fosforo per portar via la ragazza dalla strada e infine ridiventa l'ingegner Ronconi che liquida tutte le sue attività e regola i conti con collaboratori e personale che avevano approfittato di lui, compresi il corrotto maggiordomo e la moglie Romina che lo tradiva con il suo avvocato. Come andrà poi si vedrà in un finale da favoletta o quasi. In dvd senza extra.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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