UN MILIONE DI MODI PER MORIRE NEL WEST

Regia: Seth MacFarlane
Con: Seth MacFarlane, Charlize Theron, Amanda Seyfried, Liam Neeson
Genere: commedia
Distribuzione: Universal
Il selvaggio West dei pistoleri, dei duelli nelle strade dei saloon con annesse risse, degli indiani, delle feste da ballo in strada e tutto il resto dell’attrezzeria di un genere che ha fatto la storia del cinema Usa portato in parodia. Come già nel 1974 Mel Brooks con “Mezzogiorno e mezzo di fuoco” (Blazing saddles), lo ha fatto Seth MacFarlane, il creatore dell’humour dissacrante – sfoggiato pure nella premiazione degli Oscar 2013 - di fortunati serial tv d’animazione (“I Griffin”,”American dad” e “The Cleveland Show”) nonché del film “Ted” con il suo orsacchiotto sporcaccione, con questo film, ora disponibile per visioni domestiche, da lui scritto, diretto e interpretato con un cast di tutto spicco che annovera Charlize Theron, Amanda Seyfried, Liam Neeson, Giovanni Ribisi, Neil Patrick Harris, Sarah Silverman e, in due camei, il Christopher Lloyd di “Ritorno al futuro” e lo Jamie Foxx di “Django unchained”. “Un milione di modi per morire nel West”, titolo che di per sé è già un programma e che verrà confermato da una serie di surreali decessi, è ambientato nell’Arizona 1882, dove l’allevatore di pecore Albert (MacFarlane, dal viso duttile alla Jim Carrey), timido e pauroso su ritira da un duello e viene lasciato dalla fidanzata Louise (la Seyfred) per un odioso commerciante, ma per sua fortuna incontrerà Anna (la sempre fascinosa Theron), che salva durante una rissa nel saloon e che lo aiuterà nell’insegnargli a sparare, donna di cui ovviamente si innamorerà, per di più ricambiato. Il fatto è però che costei è la moglie del fuorilegge Clinch (Neeson), abilissimo e crudele pistolero, che se ne era fuggita da lui disgustata dal suo comportamento e quindi Albert sarà costretto ad affrontare il rivale, deciso a vendicarsi di lui e delle moglie, nel più classico e letale showdown davanti a tutto il paese, Louise compresa. Arduo che riesca a sopravvivergli: sarà l’ennesimo modo di morire del milione? Efficace e attento come regista, meticoloso nel ricostruire il West di un tempo persino nella colonna sonora di Joel McNeely, perfetta imitazione dello stile di Elmer Bernstein, uno dei massimi compositori di musiche per il western, come sceneggiatore MacFarland ha tante idee e alcune davvero pregevoli, peccato però che, ancor più di Mel Brooks, assieme a gag felici e pungenti (i tanti e folli decessi, ad esempio) ne aggiunga altre scatologiche di incredibile volgarità (come un disgustoso duello con gli effetti di un purgante) o dalla scurrilità in eccesso (la prostituta casta col fidanzato, ma che gli descrive minuziosamente ciò che gli altri le fanno fare…) che declassano il prodotto, rendendolo magari più consono ai sottogusti di molti giovani spettatori d’oggi, ma ne sminuiscono intelligenza e portata parodistica. Come prassi degli ultimi tempi per Universal, il film à disponibile in dvd senza extra e in blu ray in cui alla maggior qualità audiovideo si aggiungono contenuti speciali in abbondanza tra cui il commento dell’autore, inizio e finale alternativi, scene eliminate, C’era una volta un West diverso, Per un pugno di polvere… in bocca e altro ancora.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato