Storie

UN CASTELLO IN ITALIA

Regia: Valeria Bruni Tedeschi Con: Valeria Bruni Tedeschi, Filippo Timi, Louis Garrel, Marisa Borini Genere: drammatico Distribuzione: Cecchi Gori
AA

Regia: Valeria Bruni Tedeschi
Con: Valeria Bruni Tedeschi, Filippo Timi, Louis Garrel, Marisa Borini
Genere: drammatico
Distribuzione: Cecchi Gori
È un film molto particolare questo, il terzo di Valeria Bruni Tedeschi che ne è sempre pure protagonista, presentato in concorso a Cannes 2013, un po’ trascurato dal pubblico italiano e che ora cerca la giusta rivalsa in dvd di buona qualità e con extra poco rilevanti a parte le note di regia. Particolare perché la vicenda narrata non solo contiene molta autobiografia della Bruni Tedeschi, cosa che per altro lei tende a negare o sminuire (di vero c’è che non c’è nessun rimando alla sorella Carla Bruni), ma ha addirittura tra gli interpreti anche Louis Garrell, che è stato suo compagno per un paio d’anni, e la madre Marisa Borini che per tale ruolo è stata candidata ai recenti César, gli oscar transalpini, come attrice non protagonista, mentre il castello piemontese ricco di opere d’arte è quello a suo tempo ceduto dai Bruni Tedeschi. La vicenda narrata è quella di una famiglia di industriali italiani costretta negli Anni 70 dalle Brigate Rosse a lasciare il nostro Paese – e il castello sulle rive del Po – per trasferirsi in Francia. Una famiglia che ha finito per disgregarsi prima affettivamente per il disinteresse verso i figli del padre che sogna rivalse e della madre che cura la sua carriera di attrice, e poi anche economicamente dopo la morte del genitore tanto che ora la 43enne Bruni Tedeschi, vissuta come in trance tra Parigi e Castagneto Po, deve prendere atto della situazione e vendere il castello trovando però l’opposizione del fratello che sta morendo di Aids (un ottimo Filippo Timi, ma tutto il cast recita assai bene) e credendo di aver finalmente in Garrel l’uomo giusto per lei, che sogna di poter diventare madre, ma che tale non si rivelerà perché…  Definito da alcuni una rivisitazione de “Il giardino dei ciliegi” cechoviano (sostituito dal maniero e dal suo meraviglioso parco), il film si snoda in un clima sospeso che mescola, sentimento, drammatico (che non manca) e notazioni ironiche.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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