THE MEDDLER

Regia: Lorene Scafaria
Con: Susan Sarandon, Rose Byrne, J. K. Simmons, Megalyn Echikunwoke, Laura San Giacomo, Lucy Punch, Michael McKean, Billy Magnussen, Cecily Strong, Harry Hamlin, Casey Wilson
Genere: commedia
Distribuzione: Universal
È stata presentata al Torino film festival del 2015 nella sezione “Festa mobile”, ma non ha mai trovato la strada della nostre sale questa piacevole e un po’ agrodolce commedia che ora approda in videoteca e che sarà apprezzata in particolare da un pubblico di signore. Scritta e diretta da Lorene Scafaria, che vi ha inserito un po’ di personale, sotto la patina della superficialità (solo apparente) e del brillante tratta temi importanti quali la solitudine, l’elaborazione del lutto e i guasti del tempo che passa con l’aiuto di una coppia di brave attrici tra cui ha modi di spiccare in particolare Susan Sarandon, ma di fa notare pure Rose Byrne. A proposito, “The meddler” in inglese significa L’impicciona e si capirà perché… La Sarandon è Marnie Minervini, una madre un poco oltre la mezza età che cerca di tenere alto il morale e di mostrarsi propositiva e ottimista che, dopo la morte dell’adorato marito che l’ha lasciata benestante e con un solido conto in banca, si trova a dover decidere da sola che fare della sua vita. Ragion per cui sceglie di raggiungere a Los Angeles la figlia Lori (la Byrne), sceneggiatrice di successo, piena di tic, un po’ complessata e ancora single per mettere rimedio alla di lei vita sentimentale a grado zero o giù di lì e a quella quotidiana. Armata di un nuovo iPhone e divenuta proprietaria di un appartamento vicino al Grove, lei è armata di tante buone intenzioni e sulle prime il rapporto madre-figlia sembra andare alla grande, però finisce per soffocare la ragazza, un po’ nevrotica e più di lei traumatizzata dalla morte del genitore, con il suo eccesso d’amore materno. Così Lori, stressata dal lavoro, dalle visite senza preavviso e dalle conversazioni dominate da consigli non richiesti, non solo vuole ridisegnare i loro rigidi confini personali, ma decide addirittura di mettere un po' di distanza tra sé e la madre trasferendosi per un periodo di tempo a New York. Ragion per cui Marnie dovrà trovare il modo di incanalare il suo inesauribile ottimismo e la sua generosità nel cambiare la vita degli altri e così facendo, trovando nuovi scopi, finirà per sistemare anche la sua situazione grazie a nuove amicizie a soprattutto all’incontro con il poliziotto Zipper (J.K. Simmons, vincitore dell’Oscar per il non protagonista con “Whiplash”). “The meddler” è l’opera seconda della Scafaria (“Cercasi amore per la fine del mondo” con Steve Carell e Keira Knightley la prima) e parla, come detto di un'esperienza vissuta in prima persona. «Un paio di anni fa –ha spiegato - il mio ragazzo mi aveva appena scaricata e mio padre era morto da poco. Odiavo il mio lavoro, Los Angeles e ogni pensiero che affollava la mia mente. E, proprio quando volevo prendere e andare altrove, mia madre ha deciso di vendere la sua casa nel New Jersey e di trasferirsi a tre miglia di distanza per essere più vicina a me.
Da quel momento, l'ho accolta a Los Angeles ma mia madre ha trascorso molto tempo da sola: per ciò ho ancora un sacco di sensi di colpa e risentimento. Mia madre ed io vivevamo il lutto in maniera diversa ed è stato particolarmente difficile trovare un punto in comune. Il guardarla gestire il suo dolore in maniera così ottimistica mi ha spinto a voler raccontare la sua storia, la storia di mia madre con un po' più di avventura, divertimento e amore. Il film è una sorta di atto di scusa nei suoi confronti, ma anche nei confronti di tutte le madri, di coloro che sanno cosa voglia dire ricominciare da capo…”. “The meddler” offre però un momento che a qualcuno può apparire sconcertante: il matrimonio tra un’amica lesbica di Lori e la sua compagna; un prezzo, come si vede anche in altri e più costosi film di oggi, pagato alla sempre più forte lobby gay di Hollywood. Disponibile in dvd, il film offre un bel corredo di contenuti speciali: il commento di Susan Sarandon e della regista Scafaria, le gag, “la vera Marnie”, un servizio sulla realizzazione.
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