Storie

STAZIONE 3: TOP SECRET

Regia: John Sturges Con: George Maharis, Richard Basehart, Anne Francis and Dana Andrews Genere: thriller/fantascienza Distribuzione: Sinister film
AA

Regia: John Sturges
Con: George Maharis, Richard Basehart, Anne Francis and Dana Andrews
Genere: thriller/fantascienza
Distribuzione: Sinister film
Film dimenticato o quasi di John Sturges questo ora fresco di arrivo in dvd (nessun extra importante) che già a suo tempo – è del 1965 – venne snobbato dalla critica e dal pubblico che lo ritennero un sottoprodotto bondiano in auge. Giudizio errato, dovuto anche al fatto che il cast non annoverava star, ma due attori di medio livello come Richard Basehart e George Meharis, scelta di cui fu responsabile pure il regista (che cercava in tal modo di rendere il più normale possibile l’attività di agenti e poliziotti, persone comuni che possono anche sbagliare e non superuomini), uno degli ottimi artigiani hollywoodiani di altri tempi dalla carriera lunga e costellata di quelli che oggi sarebbero definiti blockbuster come “Sfida all’O.K Corral”, “Il vecchio e il mare”, “I magnifici sette”, “La grande fuga”, “Base artica Zebra”. Ma ancora più errata se si pensa ai temi della guerra batteriologica e del terrorismo anticipati nella vicenda narrata in un romanzo dello scrittore d’azione e d’avventura scozzese Alistair MacLean (“I cannoni di Navarone” e “Dove osano le aquile” i due più noti, da cui furono tratti due ancor più famosi film) che lo aveva firmato con lo pseudonimo di Ian Stuart e aveva collaborato pure alla sceneggiatura. Ridicolo invece l’operato dei traduttori italiani per quanto riguarda il titolo, in originale “Satan bug”, ossia Il virus di Satana trasformato nell’anodino “Stazione 3: top secret”, ma ancor più sul nome del virus, il cui nome stando agli scienziati dovrebbe da solo incutere terrore e che viene invece reso semplicemente come “Supervirus”… Che, assieme ad alcuni contenitori di botulino che verranno usati per fare strage sulle coste della Florida per mostrare al Governo che gli ecoterroristi giocano duro, viene trafugato in una base segreta dove si creano armi batteriologiche con lo scopo di far chiudere il laboratorio. Incaricato di rintracciarli e di fermarli è un’ex-agente Cia licenziato a suo tempo per aver criticato i superiori, ma la cui fedeltà (vedi l’incipit in cui viene “testato”) è provata e soprattutto ha notevole intuito. Oggi se ne potrebbe fare un proficuo e più che realistico remake.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato