SIN CITY - UNA DONNA PER CUI UCCIDERE

Regia: Robert Rodriguez e Frank Miller
Con: Mickey Rourke, Jessica Alba, Josh Brolin, Joseph Gordon-Levitt, Rosario Dawson, Bruce Willis, Eva Green, Lady Gaga
Genere: thriller
Distribuzione: Lucky Red
Splendide donne tutte curve, quanto mai sexy e generosamente discinte quando non spogliate del tutto come Eva Green (cui il chiaroscuro evita interventi censorii); eroine che quando non seducono si ergono a giustiziere; uomini duri quando non granitici nei tratti e nel comportamento dalla moralità tutta particolare che calpestano la legge per inseguire brandelli di principi o vendette personali in base a personali concetti di giustizia; cattivi che di più non potrebbero essere, privi di scrupoli, spietati e moralmente abbietti. Era del 2005 “Sin city” e hanno impiegato 9 anni Frank Miller e Robert Rodriguez per dare un seguito al loro film maschilista, brutale, supervoltato, crudele che trasportava direttamente sullo schermo l’omonimo fumetto di Miller. Un sequel come l’originale caratterizzato dalla fotografia “disegnata” in bianconero fortemente contrastato di tanto in tanto reso accecante silhouette o acceso di sprazzi di colore (il bianco latte per gli schizzi di sangue, il rosso per l’amore, il giallo per il livore e il blu per la minaccia) dal ricorso quasi continuo e in stile hard boiled Anni 40 alle voci fuori campo per dar corpo psicologico agli improbabili personaggi, dalle storie truci in cui non c’è posto per la speranza, il Male è la cifra ripetuta ad oltranza e il Bene non è neppure un optional. La novità sta nel ricorso al 3D che sulle prime sembra assurdo e fuori posto dal momento che il fumetto è piatto di per sé, ma che invece risulta efficace e a tratti decisamente suggestivo. Sin city, ossia la Città del peccato, stavolta sfondo di quattro storie che si intersecano a capriccio, ma con meno spezzettature del precedente, con personaggi di ritorno e altri nuovi. Marv (Mickey Rourke) si ridesta ubriaco marcio dopo una strage di teppisti-figli-di-papà di cui non ricorda il perché e solo un poco alla volta snebbierà la sua mente; il private eye fotografo per mogli gelose Dwight (Josh Brolin, che ha preso il posto di Clive Owen, cambio d’attore che fa collocare l’episodio come prequel di quello del primo film e giustifica il cambio dei connotati) salva una giovane dal suo amante che vuole ucciderla per tornare immacolato dalla consorte sospettosa e poi ritrova il primo amore, la sexissima e subdola Eva (Eva Green) che gli chiede aiuto contro un marito brutale e violento, non sospettando che lei sia un’autentica dark lady che si beve anche i poliziotti. Il giovane giocatore Johnny (Joseph Gordon-Levitt), fortunato alle slot machines e al gioco sfida al poker il senatore Roark (Powers Boothe), il campione di Sin city, ma che a perdere non ci sta proprio, anche a costo dei familiari. Ultimo, e diretto sequel del precedente in cui il detective Hartigan (Bruce Willis) aveva salvato rischiando la pelle e finendo in carcere una ragazzina dal maniaco stupratore e assassino figlio del senatore Roark e, anni dopo tornato libero, l’aveva ritrovata ammirata spogliarellista Nancy (Jessica Alba) concupita dalla gente e di nuovo rapita dal persecutore di un tempo divenuto giallastro per il trattamento ricevuto che aveva ucciso per poi suicidarsi ed evitare che sulla giovane si abbattesse la vendetta paterna: Nancy non ha scordato Hartigan (che ora appare come fantasma) al punto da voler uccidere Roark per vendicarsi e ricorre all’aiuto di Marv per entrare nella di lui fortezza supersorvegliata… Il tutto per chi ama il genere, la cattiveria ed i dirompenti fumetti d’autore, sempre che superi la stucchevolezza in cui anche il sequel come il primo film cade: le storie di Miller reggono, il suo taglio grafico portato sullo schermo è efficace, ma l’originalità della realizzazione resta tale e stupisce per un po’, poi diviene ripetizione. Il film è disponibile in dvd e in blu ray nella versione 2D e in quella 3D (visibile anche in 2D da chi non ha il lettore apposito), edizioni tutte corredate dai vari extra il più curioso dei quali è “Il green screen”, un quarto d’ora che riassume le storie con le immagini come sono state girate, senza gli effetti grafici e speciali, attori di fronte al nulla o quasi. Gli altri sono ritratti di Jessica Alba- Nancy, Eva Green- Ava, Joseph Gordon-Levitt-Johnny e Josh Browlin-Dwight, e approfondimenti su effetti speciali, stunt e controfigure. Decisamente diverso.
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