SCENT OF A WOMAN - PROFUMO DI DONNA

Regia: Martin Brest
Con: Al Pacino, Chris O'Donnell, Gabrielle Anwar, Philip Seymour Hoffman
Genere: drammatico
Distribuzione: Mustang
Nel 1975 aveva fatto vincere a Vittorio Gassman il premio per il miglior attore ed era stato vanamente candidato all’Oscar per il film straniero e la sceneggiatura non originale “Profumo di donna” di Dino Risi mentre il suo remake hollywoodiano del 1992, ora disponibile in un blu ray Mustang di buona fattura e carente di extra, ha fruttato ad Al Pacino (nella versione italiana doppiato alla grande da Giancarlo Giannini) l’Oscar e il Golden Globe da protagonista. Pur se nei titoli è definito tratto sia dal romanzo “Il buio e il miele” di Arpino (già alla base della sceneggiatura di Risi) sia dal film italiano, il remake hollywoodiano, oltretutto più lungo, mantiene solo il tema del militare rimasto cieco che per weekend, in “libera uscita” dal controllo dei familiari, si fa accompagnare in giro da un giovane per cogliere gli ultimi piaceri della vita e poi suicidarsi. A parte il fatto che tale tema nella versione Usa risulta annacquato, le differenze fondamentali con quello italiano sono che Risi trovava un lieto fine sentimentale e che con il capitano in pensione Gassman c’era il soldatino Alessandro Momo, mentre Brest fa accompagnare il colonnello Pacino, alquanto antipatico e donnnaiolo, dallo studente Chris O'Donnell, a rischio di essere cacciato dal prestigioso ed elitario (e non all’altezza dei suoi mezzi economici) college a Baird se non denuncerà – cosa che non vuole assolutamente fare – i compagni responsabili di aver danneggiato l’auto del preside. Ossia, Risi evidenzia il potere salvifico e le gioie dell’amore mentre Brest punta invece sul rapporto padre-figlio che si crea tra Pacino e il ragazzo e che porterà lo scorbutico e perenne fautore delle disciplina colonnello a… Si rivede con piacere.
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