Storie

SASHA E IL POLO NORD

Regia: Rémi Chayé
AA

Regia: Rémi Chayé
Con:
Genere: animazione
Distribuzione: CG entertainament 

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Non ci sono solo i film d’animazione americani, ma ne esistono anche di eccellenti made in Europa, soprattutto in Francia, che però la distribuzione ignora. Per fortuna non l’home video, anche se si tratta di prodotti destinati alla nicchia per la disattenzione degli stessi media, ma reperibili grazia a meritorie operazioni di Cecchi Gori entertainament. In questo stesso blog poche settimana fa ci siamo occupati del poetico e fiabesco “La canzone del mare” irlandese e più di recente del delicato e toccante francese “Phantom boy” e stavolta tocca a questo gioiellino franco-danese del 2015 “Sasha e il polo Nord”. Romanzo di formazione giovanile che è anche una storia di ribellione e determinazione, il film è in primo luogo un piacere per gli occhi, realizzato abbandonando l’animazione digitale sin troppo in voga per ricorrere al disegno tradizionale che fa uso di  colori tenui e pastello e ad una grafica quasi “scontornata” dalle linee quasi minimali per creare volti costituiti solo dai lineamenti principali, ma che riescono ad esprimere immediatamente quello che i personaggi stanno provando in quel preciso istante. Al di là della vicenda e della sua realizzazione, il film spicca pure per le splendide illustrazioni paesaggistiche, i suggestivi i paesaggi mostrati, si tratti dell’algido biancore delle lande ghiacciate, o di una sognante e fiabesca San Pietroburgo. Siamo nel 1882, lì vive la giovanissima aristocratica russa Sasha che sogna il Grande Nord e si strugge per suo nonno Oloukine, un rinomato esploratore dell’Artico che non ha mai fatto ritorno dall’ultima spedizione alla conquista del Polo Nord.

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La vocazione di esploratore del nonno si è ben radicata nella ragazza in contrasto con la volontà dei suoi genitori che hanno deciso di dare presto in sposa Sasha e hanno già organizzato per lei le nozze. Un destino che però la giovane non accetta tanto più che il futuro sposo è sì giudicato un buon partito, ma è arrogante ed autoritario, sicché decide di imbarcarsi, fuggire da casa e partire per i Grande Nord decisa a ritrovare i resti della nave con la quale tanti anni prima suo nonno fece naufragio, tanto più che ha trovato un'importante indizio sulla rotta realmente seguita da Oloukine: contro tutto e tutti, seguirà il richiamo dell'esplorazione… Abbiamo così una nuova eroina, determinata, come le principesse cui la Disney ha dato vita negli ultimi anni, ma il messaggio della storia è però una curiosa variazione sul tema: se normalmente il bello del viaggio non è mai la meta ma ciò che si vive nel raggiungerla. Quello che conta è arrivare, raggiungere il proprio obiettivo, piantare la bandierina del “ce l’ho fatta”: alla meta c’è qualcosa di meraviglioso, e solo allora la bellezza di ciò che Sasha troverà farà rivalutare la fatica e le sofferenze del viaggio... Un film di notevole raffinatezza che lo spettatore adulto magari potrà apprezzare e capire di più di quello bambino, ovviamente consigliabile. Solo il trailer per extra del dvd.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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