Storie

Dal Garda al Circolo polare, la vita di Stefano Mini in Lapponia

Tra gelo, cani da slitta e renne, il salodiano Mini sui social racconta sfide e meraviglie di una vita al freddo e porta gli italiani alla loro scoperta
Stefano Mini in Lapponia
Stefano Mini in Lapponia
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Il suo video virale è quello in cui spiega che in Lapponia i tappeti si puliscono all’aperto, con la neve. E lo dimostra con tanto di spazzettone in mano. È stato proprio quel video, che mi ha proposto Instagram, a farmi cliccare sul suo profilo, @unitalianoinlapponia, una pagina sulla quale spiega com’è vivere a due passi dal Circolo polare artico. Lui è Stefano Mini, 36 anni di Campo Verde di Salò, che ha fatto della regione più a nord della Finlandia casa sua.

La storia

«Sono cresciuto sul lago e mi è sempre piaciuto il freddo e l’inverno – racconta –. Nel 2010 sono andato in Erasmus in Lettonia e lì ho trovato quegli elementi che mi piacevano. Poi ho viaggiato da tutte le parti: nel 2012 negli Stati Uniti per lavoro e nel 2015 alle Canarie». Nel frattempo crea una società e un corso di inglese dinamico e lavora con i cani da slitta a Madonna di Campiglio e, poi, in Lapponia, a Rovaniemi. La prima volta in Finlandia è nel 2016, poi torna la stagione successiva e quella dopo ancora. E conosce Taina, la sua attuale compagna.

Per un anno vive al centro della Finlandia, oggi a Levi, nel nord:«È ancora più a nord di Rovaniemi ed è meno commerciale. Qui si vive bene, ci sono spazi immensi, ma la vita è molto diversa dall’Italia per via della temperatura. In inverno, infatti, sono aperti solo i supermercati e due bar».

Renne, cani ed escursioni

Mini con le ciaspole e il cane
Mini con le ciaspole e il cane

Ha lavorato anche con le renne di Babbo Natale, ma la sua vera passione sono i cani da slitta. Ora che organizza escursioni per i turisti non ha più tempo per occuparsi direttamente degli husky alaskani, ma i tour con loro li conduce personalmente data l’esperienza: «Sono cani timidi, hanno un metabolismo velocissimo: possono percorrere 150-200 km al giorno e per recuperare bastano 4 ore di sonno. Possono consumare 10mila calorie al giorno durante le gare».

«I finlandesi sono tranquilli e un po’ chiusi: a loro piace stare nella natura, fare grigliate all’aperto e la vacanza tipo è soggiornare nella foresta». E aggiunge:«È più difficile fare amicizia qui: io gioco a padel e dopo ogni lezione ho sempre proposto ai miei compagni di fermarci fuori. In un anno non è mai successo».

Mini, però, qui ha trovato ciò che cercava: «Mi piace questo popolo. Se mai mi dovessi trasferire – dice ridendo –, andrei solo più a nord». Il costo della vita, poi, è allineato a quello dell’Italia: «Solo i ristoranti e gli alcolici sono molto più cari – dice –. Ovviamente alcune cose di Brescia mi mancano, quando stai lontano tanto tempo, infatti, apprezzi molte cose, ma per ora preferisco la Lapponia».

Se lui ama la Lapponia vien da chiedersi cosa abbia assorbito del fare italiano la sua compagna:«Ho appreso più io; lei con me, però, ha imparato che ci sono cose buone da mangiare e bere. Qui si ubriacano fino a collassare e bere per il sapore è raro. Quindi c’è chi beve molto o per nulla. Con me lei ha conosciuto il piacere di un bicchiere di vino».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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