ROMANZO DI UN GIOVANE POVERO

Regia: Ettore Scola
Con: Alberto Sordi, Isabella Ferrari, Mario Carotenuto, Rolando Ravello, Sara Franchetti, Ettore Garofalo, Enzo Monteduro, Gianfelice Imparato, Barbara D'Urso
Genere: drammatico
Distribuzione: Cecchi Gori
Non inganni il titolo, che però onestamente è privo dell'articolo "Il": questo che ora torna disponibile in dvd nell'ambito della ristampa e in qualche caso addirittura prima volta, dei film del grande regista italiano scomparso a inizio anno, non ha nulla a che fare con il feuilleton che il francese Octave Feuillet scrisse nel 1858, libro che è stato una delle più note opere in cui i temi sentimentali e romantici si mescolano con quelli sociali e che ha avuto quattro versioni cinematografiche a partire dal 1921 e che nel 1957 è arrivato anche in tv (la trasposizione migliore) in uno sceneggiato in quattro puntate diretto da diretto da Silverio Blasie con protagonisti Paolo Carlini e Lea Padovani. La storia che Scola racconta, scritta assieme a Scarpelli e alla figlia Gioia, non ha nulla a che fare con la vicenda dell'amore tra un giovane nobile decaduto dotato di estrema rettitudine morale e di spirito di sacrificio e una ragazza ricca cui è andato a fare da istitutore, ma è un giallo, o ancor meglio un noir che per un aspetto richiama nello spunto (ma senza seguirlo) l'escamotage ideato da Patricia Highsmith per il suo primo romanzo "Sconosciuti in treno" del 1950 da cui Alfred Hitchcock trasse l'anno successivo, e con libertà, "Delitto per delitto", conosciuto pure come "L'altro uomo". Questo "Romanzo di un giovane povero" fu presentato ij concorso alla Mostra di Venezia nel 1995, l'edizione del Leone d'Oro alla carriera ad Alberto Sordi, penultimo film del grande attore che per la sua interpretazione sarà pochi mesi dopo premiato con la Grolla d'oro come miglior attore protagonista italiano dell'anno: al Lido a vincere fu invece Isabella Ferrari, premiata con la Coppa Volpi per la miglior non protagonista.
Giallo o noir si diceva e infatti la storia entra subito nel vivo con l'arrivo in carcere, scortato da alcune guardie, di Vincenzo Persico (Rolando Ravello), giovane laureato in Lettere sino a pochi giorni prima disoccupato, accusato di omicidio per rapina. Vincenzo vive in un grande condominio di Roma, assieme alla madre, donna apprensiva in bilico tra frustrazione e disperazione che lo ha mantenuto con la scarsa pensione. La vittima è Karline, un tempo bellissima ballerina di rivista, ma caduta preda dell'obesità e dell'alcolismo, pigra e assillante che odia ciò che è divenuta e schiavizza in ogni modo il marito Bartoloni (Sordi) colta da gelosia. Non immotivata però perché costui è un vecchio meschino, acido e malvagio che vorrebbe sbarazzarsi di lei per poter vivere una tardiva ed improbabile (sinora solo platonica) storia d'amore con una procace panettiera. Per tale motivo, Bartoloni, chiede a Vincenzo, di cui era divenuto amico e con cui la sera parlava, di eliminargli la moglie, offrendogli trenta milioni, di cui un giorno, invitandolo a casa sua, gli mostra il nascondiglio. Grazie all'aiuto di un vecchio amico del padre, l'anziano signor Pieralisi (Mario Carotenuto, alla sua ultima apparizione sullo schermo), il giovane viene assunto nella di lui tipografia e con l'anticipo di un milione di lire ricevuto può regalare un televisore alla madre e riallacciare la relazione che la povertà l'aveva costretto a troncare con Andreina (Isabella Ferrari). Una disponibilità economica che è però la sua rovina: Karline muore cadendo dal balcone, il marito ha un alibi e Vincenzo viene arrestato con l'accusa di omicidio, tanto più che in casa sua sono stati trovati nascosti i 30 milioni di Bartoloni… Il ragazzo non ha un alibi e preso da sconforto non si difende, a dubitare che le cose non siano però andate come appaiono è il procuratore Moscati (André Dussollier) che decide di proseguire le indagini. Ma attenzione, Scola non voleva fare un giallo vero e proprio e la conclusione sarà quanto mai inattesa e sorprendente, oltre che venata di sociale… Chi segue il blog e ha letto le precedenti segnalazioni sa che ho un debole per Scola che ha dato al cinema italiano alcuni autentici capolavori, ma che dopo "La famiglia" ha iniziato una fase calante, sia pure progressiva e non priva di qualche film interessante e più riuscito, Periodo al quale appartiene pure questo "Romanzo di un giovane povero" che a Venezia divise la critica fra elogiatori e poco convinti, ma che una visione la merita. Senza extra il dvd.
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