Quell’angolo di paradiso ad Angolo Terme per le giovani pongiste

Ad Angolo Terme esiste una fabbrica di medaglie. È quella del Tennistavolo Vallecamonica. Agli ultimi Campionati giovanili ne ha ottenute 12, di cui quattro d’oro, in linea con una tradizione che dura anni. Nella palestra che ospita gli allenamenti non si sa più dove metterle e ogni nuovo spazio conquistato a fatica sulle pareti è immediatamente occupato da nuovi trofei.
Fucina inesauribile di talenti, il club è il serbatoio cui da sempre attinge la nostra Nazionale femminile. Da qui è partita, fra le tante, Debora Vivarelli, presente all’ultima Olimpiade. Non si contano le atlete che hanno debuttato in A1. Quando la società ha deciso a sua volta di partecipare al massimo campionato, ha fatto qualcosa di strepitoso. Era la stagione 2014-2015 e con Elisa Trotti e Veronica Mosconi - cresciute nel club - il Vallecamonica chiuse al quinto posto, a due soli punti dai play ff, mettendosi alle spalle club zeppi di straniere.
«Poi siamo tornati a fare quello che ci piace di più - spiega Maurizio Gatti, artefice del boom -, e cioè formare atlete fin da quando sono piccole. Disputare il massimo torneo non ha più senso: conta poche squadre, ha scarsa visibilità e le italiane trovano poco spazio». E vince chi spende di più. Le (poche) risorse la società preferisce investirle nel vivaio: dà più soddisfazioni e premia chi lavora meglio.
Training
Ad Angolo Terme ci si allena sempre e due volte alla settimana ci si sposta anche ad Artogne, dove i tavoli a disposizione sono 14. Le ragazzine vengono cercate nelle scuole del circondario, dove le prime cinque lezioni sono gratuite e poi le più brave sono avviate al settore agonistico. «Per salire di livello - sottolinea Gatti - bisogna venire in palestra almeno quattro volte alla settimana, e capisco che sia difficile conciliarlo con gli studi. Ma chi pratica sport acquisisce presto rigore mentale. Basta organizzarsi, a costo di qualche sacrificio, e si trova il tempo per tutto».
Maurizio Gatti, in questo senso, è l’esempio da seguire, perché è partito da un piccolo oratorio della Valle - dove giocava per puro divertimento - fino a diventare un allenatore di livello internazionale. È stato anche ct azzurro. Nel 2019 ha portato l’Italia agli Europei femminili, e i suoi allenamenti sono studiati in tutto il mondo. Ad Angolo Terme, negli ultimi anni, sono venute in ritiro le Nazionali di Svizzera, Svezia, Norvegia, Slovenia, Croazia, Serbia, Romania, Estonia e Inghilterra per applicarne i metodi.

Da anni lo affianca l’istruttrice Oana Copaci, di origine rumene e profonda conoscitrice del tennistavolo giovanile internazionale. «All’estero si comincia molto prima - osserva -. In Italia l’attività agonistica è consentita solo dagli otto anni in poi, e questo fa la differenza nei tornei a livello di esperienza». A volte le basta una semplice occhiata per intuire un talento. «Da solo, però, non basta - spiega -. Anzi, all’inizio chi è più bravina delle altre tende a vivere di rendita. In questo sport invece bisogna sfruttare ogni minuto dell’allenamento per migliorare la propria tecnica».
La crescita corre su due binari. Oltre ai tornei giovanili le ragazze del Vallecamonica partecipano a quelli federali e anche quest’anno sono fioccate le promozioni. Sono arrivate in A2 Matilde Buzzoni, nata nel 2011, Maria Tognali (2007) e Jessica Ramazzini (2000), che hanno regolarmente battuto avversarie più grandi, assistite da Elisa Trotti, 29 anni, mito del tennistavolo italiano, tornata a giocare dopo aver perso nel 2016 il braccio destro in un incidente motociclistico e che col sinistro è riuscita a portare a casa due vittorie preziose nella stagione regolare.
Lara Cotti (2002), Gaia Marroccoli, (2011) Amelia Buzzoni (2014) e Laura Boiardi (1999) hanno conquistato la B, categoria nella quale raggiungeranno altre due formazioni del Vallecamonica, una delle quali ha a sua volta sfiorato la promozione. Prossimo step? Allargare i confini e coinvolgere altri paesi della Valle. Il progetto c’è, e presto vedrà la luce, perché la fabbrica delle medaglie non si ferma mai.
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