PICCOLI BRIVIDI

Regia: Rob Letterman
Con: Jack Black, Dylan Minnette, Odeya Rush, Ryan Lee, Amy Ryan, Jillian Bell, Ken Marino
Genere: fantastico/adolescenziale
“Piccoli brividi” è il titolo di una collana di romanzetti horror scritti da R. L. Stine, nata nel 1992 e che Mondadori ha preso a pubblicare dal 1995 che costituiscono la serie di libri per bambini più venduta della storia con quasi 500 milioni di copie. Da essa, fra il 1995 e il 1998 è stata tratta una serie televisiva horror-comedy con 74 episodi suddivisi in quattro stagioni che da noi è andata in onda su Italia 1 a distanza di un anno. Alla collana è ispirato anche questo film, che dall’11 maggio sarà disponibile in videoteca, diretto da Rob Letterman, regista dei cartoni animati “Shark tale” e “Mostri contro alieni” nonché de “I fantastici viaggi di Gulliver” con protagonista Jack Black, attore che ritroviamo qui in una sorta di autoparodia e che impersona nientemeno che R. L. Stine. Tutto parte con il giovane Zach (Dylan Minnette), incapace di superare il trauma della morte del padre, il quale arriva in una cittadina di provincia con la madre e resta colpito dalla coetanea vicina Hannah (Odeya Rush) il cui scorbutico e impositivo genitore è nientemeno che J.L. Stine, il quale non vuole che la figlia frequenti estranei e la tiene praticamente sottochiave come fa con i i suoi libri. Per questi un motivo c’è: in essi sono imprigionati i mostri nati nella sua fantasia, ma che sono divenuti reali, sicché quando Zach e l’amico Champ si intrufolano nella sua casa per vedere Hannah e aprono malauguratamente un volume si scatena il caos: liberate e guidate da un pupazzo ventriloquo malvagio che odia Stine per la sua segregazione, le creature malefiche si scatenano in città: mantidi giganti, zombie, alieni ghiacciatori, nani terribili, mummie, lupi mannari, un gelatinoso blob come quello contro cui a inizi carriera si batteva Steve McQueen… Come potranno Zach, che si è innamorato di Hannah, la ragazza stessa e Champ fermarli?
Ovviamente dovranno rivolgersi a Stine, che però dovrà tornare a usare ma sua macchina da scrivere magica per raccontare una storia che li coinvolga e li veda sconfiggere, però prima bisogna raggiungerla evitando torme di malintenzionati. In più c’è un grosso e ultimo (ma ovviamente non rivelabile) problema che riguarda Hannah e spiega perché il padre si comporti così con lei… Sorta di “Gremlins” dei nostri tempi realizzato con ottimi effetti speciali (i mostri sono quelli dell’icongrafia tipica), “Piccoli brividi” parte lentamente e un po’ datato nella realizzazione per poi offrire uno scatenato e dirompente luna park abile nel disseminare paure e tocchi romantici. C’è però un problema: il target dovrebbe essere quello dei ragazzini, ossia i lettori delle collana, ma offre anche battute e citazioni che solo gli adulti, per i quali rischia di apparire un po’ infantile, sono in grado di cogliere: si veda ad esempio R.L. Stine, per esempio, noto come lo Stephen King della letteratura per ragazzi, che mostra un palese complesso di rivalità con il creatore di "It" e proclama con orgoglio di averlo battuto per numero di copie vendute; o, ancora (e meno facile) Jack Black che nel ruolo di Stine incontra un fuggente personaggio lungo il corridoio di scuola e spiega che si tratta di… Jack Black, l'insegnante di recitazione; strizzata d’occhi ancor più sofisticata se si sa che a interpretare colui è nientemeno che R.L. Stine in carne ed ossa. Insomma, un film migliore nella seconda parte e che sa anche come risolvere brillantemente alla fine quello che un inatteso colpo di scena aveva mostrato tragico evento. Insomma, i mostri della vita e i dolori ci sono, ma questa fortunatamente è fantasia. Pregevoli e attraenti i titoli di coda con sfilata di immagini minibrividose delle copertine (vere) della collana. Come suole fare Universal, la dotazione di extra è diversa fra le due edizioni disponibili: il dvd offre solo le featurette principali, Come sopravvivere a una creatura da brividi: guida per principianti e Accadono strane cose… sul set; il blu ray, oltre all’alta definizione, alle due citate aggiunge: Realtà virtuale; Inizio alternativo; Finale alternativo; 11 minuti di scene eliminate; Papere; Tutto su Slappy, il vendicativo pupazzo parlante"; Trasformazioni! sugli effetti speciali di trucco del film; Il casting, ovvero i provini degli attori.
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