OPERA

Regia: Dario Argento
Con: Cristina Marsillach, Ian Charleson, Urbano Barberini, William McNamara, Antonella Vitale, Barbara Cupisti, Coralina Cataldi Tassoni, Daria Nicolodi
Genere: horror
Distribuzione: CineKult/CG entertainment
È curioso che Dario Argento, uno dei più importanti registi italiani di horror, non abbia in videoteca il risalto che meriterebbe con film di arduo reperimento quanto da tempo scomparsi o mai arrivati in dvd. Lacune, dovute anche a un’intricata questione del diritti d’autore che nel caso di “Quattro mosche di velluto grigio” è stata brillantemente risolta con la duplice versione in dvd e in blu ray, cui però ora sembra un poco alla volta si stia provvedendo. E anche molto bene come per questo “Opera”, suo decimo film (ma nono horror: non va infatti dimenticato “Le cinque giornate di Milano”) che a 30 anni dall'uscita in sala è disponibile per la prima volta in dvd e in blu ray nella nuova versione da master HD, con restauro supervisionato da Walter Olsen e color correction di Steve Peer a Los Angeles in tre edizioni, una delle quali da collezione, limitata e numerata che oltre al film nei due supporti citati contiene un libro di 120 pagine a colori che ripercorre la genesi del film e approfondisce il lavoro del maestro del brivido. Fondamentale è anche la presenza di extra che sul bd arrivano a 3 ore e mezza. Tanta dovizia che farà la gioia degli argentiani incalliti e dei cinefili non solo horror però per un film che non è tra i migliori del regista. E qui su Argento va fatta una digressione: la sua carriera da “L’uccello dalle piume di cristallo “ è stata in continua ascesa sino ad arrivare ai picchi di “Profondo rosso” di “Suspiria”, film al top della creatività e della fantasia macabra, ma già pur con l’ottimo (visivamente) “Inferno” si è notata un’incrinatura a livello di sceneggiatura per via di un finale decisamente assurdo con la rivelazione del misterioso e implacabile assassino. Impressione non fugata dai successivi, ma sempre accettabili e pregevoli “Tenebre” e “Phenomena”. Da quello in poi, Argento si è comportato come un pittore che non ha un disegno preciso in mente, ma accosta macchie di colore con la speranza che si raggiunga un insieme: in parole povere, Argento ha cominciato a non curarsi più molto delle sceneggiature e a sfornare film che vivono soprattutto per il modo in cui i vari delitti si susseguono, magari sempre più cruenti e inventivi. Un declino che purtroppo è continuato per cui a ottime intuizioni come nel caso de “La sindrome di Stendhal” non sono seguite realizzazioni di pari o superiore livello. Opera” del 1997, primo dei due film di Argento sul mondo del melodramma (l’altro è “Il fantasma dell’Opera” del 1998), accumula così momenti eccellenti e raccapriccianti sequenze di uccisioni che la protagonista, legata e imbavagliata in volto, è costretta a vedere per non diventare cieca a causa di un marchingegno posto davanti agli occhi con aghi che fanno sì che non possa chiudere le palpebre. Notevole anche l’intuizione della presenza di corvi in teatro e di che cosa essi faranno.
Accenniamo solo alla vicenda: dopo la tragica morte della protagonista, fuggita dal teatro dopo una lite col regista Marco (Ian Charleson) e investita da un'automobile alla vigilia della prima del “Macbeth” di Verdi, la giovane cantante lirica, Betty (Cristina Marsillach) viene chiamata proprio da Marco a far da sostituta. Lei è dotata di grande talento, ma timorosa per il debutto che potrebbe, se infelice, danneggiare pesantemente la sua futura carriera e deve essere incoraggiata anche dalla sua agente Mira (Daria Nicolodi) ad accettare il ruolo. Proprio Betty invece ha un grande successo e salva lo spettacolo, compromesso dalle pazzesche innovazioni del regista che ha voluto in palcoscenico un gruppo di corvi ammaestrati, che girano gracchiando. Nel mondo dell’opera il “Macbeth” non gode di buona fama, è considerato foriero di sfortune e infatti dopo la recita, viene scoperto in un palco un uomo assassinato: è una maschera del teatro. Da lì si susseguiranno molte altre orribili uccisioni alle quali Betty è costretta ad assistere dal maniaco omicida che le si presenta mascherato con un cappuccio da boia. Ma che cosa vuole il killer da lei, perché se la prende con la ragazzina? Si vedrà, anche se l’identità dell’assassino non è ardua da scoprire e sarà tutt’altro che finita. A proposito i corvi hanno un ruolo importante perché Argento si affida alla teoria che tali uccelli riconoscono sempre chi ha fatto loro del male.
Macabro, “Opera” è un crescendo di sangue e di effettacci speciali in cui anche Argento sembra voler barare un po’… Si diceva però della notevole dose di extra. Quelli disponibili sul dvd sono: “Il maestro dell'Opera, incontro con Dario Argento”,
“La scrittura dell'Opera, incontro con Franco Ferrini”,
“La visione dell'Opera, incontro con Giovanni Gebbia; “Il ritmo dell'Opera, incontro con Claudio Simonetti. Ad essi il più qualitativo blu ray aggiunge: “L'Opera al nero, incontro con Michele Soavi e Barbara Cupisti”, “L'organizzazione dell'Opera, incontro con Alessandro Calosci e Tino Polenghi”, “Kill me Francesca!, incontro con Francesca Cassola”, “L'Opera in super 8, volando sulle ali dei corvi” e “Inside Opera, dietro le quinte del film”.
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