Jack, il Titanic e la bufera di neve

Eventi atmosferici che portano ampie riflessioni
La prima neve del 2023 in città - Foto © www.giornaledibrescia.it
La prima neve del 2023 in città - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Una spettacolare nevicata, carica e potente, generosi fiocchi che in pochi minuti hanno imbiancato il paesaggio ovattandolo magicamente. La neve è sempre bella, risveglia il fanciullino che è in noi, financo il poeta se l’animo è stato così predisposto da madre natura. Poi certo devi avere la fortuna di vivere in una terra che si presta a essere inserita nella splendida cornice bianca e soffice, io sono un privilegiato vivendo a Roncadelle. Giovedì il parco della nostra reggia sotto il manto candido era bello da toglierti il respiro, le montagnette commoventi come una piccola Cortina d’Ampezzo.

Ma poi c’è la vita che incombe con i suoi impegni. Io non sono uno che si sottrae e così nonostante le condizioni che da affascinanti diventano avverse se dal divano di casa passi al lavoro, eccomi nella bufera ad assistere a un’inaugurazione, con i piedi bagnati nel terreno ghiacciato. Comunque lì, per essere dove i fatti accadono. Con coraggio. Con forza d’animo. Cercando di non piangere. Un po’ come mi è accaduto, in questi ultimi 25 anni, nel vedere e rivedere il Titanic, trattenendo a fatica le lacrime mentre Jack si inabissa sotto lo sguardo per sempre innamorato di Rose. E ogni volta a chiedermi: ma non poteva farlo salire sulla zattera anziché tenerlo in ammollo nell’acqua ghiacciata? Finalmente è arrivata la risposta definitiva, il regista James Cameron ha commissionato uno studio scientifico è la risposta è stata: no, non poteva salvarsi. Nessuna possibilità di colpi di scena postumi, del resto era il Titanic, mica Beautiful.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato