Il cetriolo con il borsello

Amare riflessioni di fine estate
Cetriolo a fette - © www.giornaledibrescia.it
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Hanno iniziato il loro cammino in ritardo, ma non per questo ci mettono meno entusiasmo, anzi. Devo ammetterlo: i cetrioli quest’anno rischiavano di deludermi, e non poco.

Ne avevo messe a dimora sei piantine, ma loro niente: timide e improduttive se ne sono rimaste per tutta l’estate all’ombra delle zucchine. Nei giorni scorsi la piacevole sorpresa, ho visto spuntare prima un cetriolo, poi un altro e un altro ancora, insomma: sono scesi in campo. Anche se certo il raccolto non potrà essere entusiasmante, è comunque un bel segnale. Soddisfazioni di un’estate che volge al termine, cerchiamo allora di fare alcune riflessioni non banali.

Ha fatto molto caldo, talmente caldo che sembrava che il sole ti cuocesse la pelle, a memoria di chiunque non ha mai fatto così caldo, così tanto caldo. Prosciutto e melone ti risolvono la cena, l’anguria il dopocena in terrazza. Le camminate al mare sono davvero salutari dopo mesi chiusi in ufficio.

Ma questo è ormai il passato, la pioggia che in questi giorni ha rinfrescato il bosco ci dice inesorabilmente che la stagione del riposo può essere archiviata. Che non ci aspetti nulla di buono l’ho capito quando ho visto un mio coetaneo con un maglioncino di cotone sulle spalle, con le maniche annodate sul petto. Un cuménda anni Ottanta fuori tempo massimo che impallidisce soltanto al cospetto di quel trentenne che mi ha fatto l’elogio del borsello. La mia è una versione sportiva da giorno, ha avuto il coraggio di dirmi. No, amico mio, quell’orrore estetico non ha giustificazioni, a nessuna ora. 

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