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NON APRITE QUEL CANCELLO

Regia: Tibor Takacs Con: Stephen Dorff, Louis Tripp, Kelly Rowan, Jennifer Irwin, Scott e Christa Denton Genere: horror Distribuzione: Pulp video
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Regia: Tibor Takacs    
Con: Stephen Dorff, Louis Tripp, Kelly Rowan, Jennifer Irwin, Scott e Christa Denton
Genere: horror
Distribuzione: Pulp video
Ultimo horror riportato disponibile da Pulp video tra i tre segnalati questa settimana, “Non aprite quel cancello” del 1987, in originale semplicemente “The gate” (Il cancello) e in Italia distribuito con il titolo allungato per richiamare il ben più  truculento “Non aprite quella porta”, appartiene al filone degli horror per ragazzi, quello degli spaventi moderati dei precedenti “I Goonies” e “Gremlins”, in cu ii giovani protagonisti, tra cui figura l’esordiente Stephen Dorff si trovano alle prese con una minaccia, in questo caso addirittura demoniaca. Da notare che a suo modi aprì un piccolo filone e che ebbe pure un sequel tre anni dopo sempre diretto da Takacs, ma meno felice nell’esito.  Qui abbiamo Glen (Dorff), ragazzino trascurato dai genitori e ignorato dalla sorella un poco più grande Al (Christa Denton), che va molto d’accordo con l’amico occhialuto Terry (Tripp), orfano di madre e abbastanza strano oltre che solitario e appassionato di rock e di scienze occulte. Quando un fulmine abbatte un albero nel suo giardino e si apre una buca, i due si trovano alle prese con strani avvenimenti, scoprono che lì era stato sepolto dai compagni un operaio morto sul lavoro e Terry, grazie alle sue conoscenze, intuisce che si tratta di un passaggio attraverso il quale creature demoniache si apprestano ad invadere il nostro mondo. Cosa che capita e che vedrà tra l’altro i genitori di Glen e lo stesso amico mutati in zombi e la sorella rapita. Riuscirà il ragazzino a debellare la mostruosa minaccia? La risposta è sì grazie ad un mix di heavy metal, Bibbia e ad altro (non si sa però come Glen si sia giustificato con i genitori per la distruzione della casa…), soluzione che appare però un po’ risibile che inficia l’atmosfera di un film che oggi appare assai più ingenuo di come fu accolto allora (assurdo il divieto ai minori di 14 anni, per altro mai tolto) e che ha anche qualche buco di sceneggiatura, ma pur sempre piacevole nel suo genere. Buoni gli extra del dvd: il making e le interviste al regista e allo sceneggiatore Nankin.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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