MIRACOLO SULL'8ª STRADA

Regia: Matthew Robbins
Con: Jessica Tandy, Hume Cronyn, Michael Carmine, Frank McRae, Elizabeth Peña, Tom Aldredge, Jane Hoffman
Genere: commedia/fantascienza
Distribuzione: Pulp video
“Batteries not included” (Pile non allegate) è il titolo originale di una gustosa fiaba senilfantascientifica del 1987 che riscosse un successo moderato quanto fugace nonostante la scritta “Spielberg presents”. Il grande regista Usa era stato infatti tanto colpito dalla vicenda che gli era stata proposta quale episodio da inserire nella serie tv "The Amazing stories" da decidere di farla sviluppare e di produrla per il circuito cinematografico, tanto più che due anni prima “Coocon” di Ron Howard con la sua storia di anziani ospiti di una casa di riposo e di extraterrestri aveva ottenuto un forte riscontro di pubblico e due Oscar andati a Don Ameche come non protagonista e agli effetti speciali. A dirigerlo è stato chiamato Matthew Robbins, che dopo aver realizzato diversi documentari, era stato chiamato da Irvin Kershner a collaborare per “L’impero colpisce ancora” e lì notato da Spielberg; come regista nel 1981 aveva realizzato il riuscito film fantasy “Il drago del lago di fuoco”. In “Miracolo sull'8a strada” siamo in un fatiscente edificio di un quartiere povero di New York che è divenuto oggetto d’interesse della speculazione edilizia che ha occupato la zona con ruspe e bulldozer per ristrutturarla e ricavarne lussuose (e costose) abitazioni ovviamente a spese della gente modesta e laboriosa che vi risiede praticamente da sempre e che viene convinta – con le buone e il più delle volte con le cattive – a lasciare le proprie dimore e a ritrovarsi magari sulla strada. Per conto di un cinico uomo d’affari è la gang di Carlos Chavez (Michael Carmine) che si occupa di “persuadere” le famiglie di un isolato a sloggiare e ci è quasi riuscita. Quasi perché resistono in cinque: gli anziani coniugi Riley, il tenace Frank (Hume Cronyn, già apprezzato in “Cocoon”) e la un po’ svaporata Faye (Jessica Tandy, pure lei deliziosa interprete di “Cocoon”), proprietari di una piccola tavola calda al pianterreno, più l’anziano pugile di colore Harry Nobel (Frank McRae), la sposina incinta il cui il marito musicista è sempre via in tournée Marisa Esquivel (Elizabeth Peña) e il pittore di discreto talento, ma di scarsa fortuna e quindi squattrinato Mason Baylor (Dennis Boutsikaris). Visto che le promesse e le lusinghe non bastano, si passa ai metodi forti e Carlos con una spranga di diverte a devastare la piccola tavola calda senza che la legge intervenga a ristabilire i diritti; insomma i gangster stanno per aver la meglio, ma…
Il ma è costituito da una coppia di extraterrestri dalla forma di minuscoli dischi volanti che ha scelto il fatiscente immobile dei Riley per allevare i propri figli in arrivo e che una sera planano sul tetto dell'edificio. Oltre a essere buffi e simpatici a vedersi, sono tutt’altro che ostili, anzi attivissimi e benefici: con immenso stupore dei cinque resistenti rimettono in perfetto ordine il bar di Frank, recuperano i quadri che Mason aveva gettati dalla finestra, restaurano una Madonna di Marisa che era andata in frantumi. Non solo: in un piccolo deposito di ferraglia sul tetto gli alieni diventano genitori di tre esserini ancora esitanti e fragili, ma decisi ad imitare le gesta di mamma e papà, in piena e totale amicizia con gli umani tanto che perfino Carlos dovrà por fine alle sue azioni brutali, salvo poi decidere di distruggere l’immobile innescando un devastante incendio doloso. Peggio però per lui: la compatta famigliola di dischi volanti, con l'aiuto di tantissimi altri piccolissimi dischi volanti, ricostruirà identico per materiali e linea architettonica l'immobile vecchiotto, che resterà così nel quartiere, a far da incredibile contrasto con alti e scintillanti grattacieli… Insomma, tanta magia e buoni sentimenti in un allegro incrocio tra Capra e Spielberg. Disponibile in dvd e in blu ray (con circa due minuti di scene aggiunte) senza extra.
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