Storie

Masino, «Tre giorni per il giardino» da vedere

Una mostra mercato pacata e signorile, in un luogo da visitare
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
  • «Tre giorni per il giardino» a Masino
    «Tre giorni per il giardino» a Masino
AA

Non ero mai stata a «Tre giorni per il giardino» a Masino. Un'amica più volte mi aveva detto di andarci, ma solo quest'anno ho trovato modo di andare alla 27esima edizione, il 4-5 e 6 maggio scorsi.

Gli espositori sono tutti di ottima qualità con piante ricercate e belle. Ci sono ibridatori di rose, vivai specializzati in peonie e iris. Non mancano nemmeno le galline.

In più, per gli amanti dell'arte, è possibile visitare i giardini del Castello di Masino, con un sovrapprezzo anche il palazzo, dato che la manifestazione, voluta dal celebre architetto Paolo Pejrone, è stata organizzata con il Fai.

Il Bresciano era rappresentato dal vivaio Zanelli di Montichiari.

I paesi intorno a Caravino, che è un borgo molto piccolo sorto ai piedi del castello, sono tutti attrezzati per la grandfe kermesse che, non esagero, attira migliaia di persone.

Io l'ho vista sia sabato che domenica e il consiglio che do è arrivare presto oppure nel pomeriggio dopo le 16 per evitare code e trovare parcheggi.

Rispetto ad Orticolario è molto più a misura di pollici verdi perchè non ospita oggettistica o vestiario (se non uno o due stand). Tutto è molto più a misura, non obbliga a tour de force. E il cibo è di qualità più alta e più vario.

Insomma, una manifestazione da rivedere, magari già in autunno

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia