Mamma e figlia avversarie nella serie A2 di tennistavolo

Vincenzo Cito
Francesca Avesani gioca nel Veronese, Giorgia Filippi nel Marco Polo Brescia: in campionato hanno fatto di tutto per non sfidarsi, arrivando solo a «sfiorarsi»
Giorgia Filippi e Francesca Avesani - © www.giornaledibrescia.it
Giorgia Filippi e Francesca Avesani - © www.giornaledibrescia.it
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Quando Francesca Avesani – che a 51 anni è ancora tra le migliori del tennistavolo italiano – vede giocare la figlia sedicenne Giorgia Filippi, di solito va a nascondersi nel punto più lontano del palazzetto. «Non voglio che mi cerchi con lo sguardo, in attesa di consigli – spiega – quelli deve darglieli l’allenatore». Il mese scorso, quando se l’è trovata di fronte come avversaria nella gara di serie A2 Marco Polo Brescia-Colognola ai Colli, avrebbe invece voluto essere proprio su un altro pianeta. «Il calendario ci ha messo lo zampino infilandoci nello stesso girone. E allora ho adottato le mie strategie».

Mosse

La prima: evitare di essere la testa di serie, perché avrebbe dovuto affrontare la numero 3 avversaria, e cioè la figlia. A sua volta Giorgia – altrettanto restia allo scontro in famiglia – si è fatta escludere dal primo giro di incontri ed è entrata in campo solo quando mamma aveva già giocato il suo primo match. «Non me la sarei proprio sentita – sospira – in caso di sconfitta sai quante prediche, me ne fa già abbastanza durante la settimana». E così si sono sfiorate, si sono evitate e alla fine il peggio è stato scongiurato.

I risultati

Sul campo, netta vittoria della squadra di casa (4-1), bilancio positivo invece per entrambe le giocatrici perché l’unico punto delle ospiti è arrivato proprio dalla Avesani e la Filippi – da tempo nel giro delle nazionali giovanili – ha superato a sua volta Beatrice Gini, una volta smaltita l’emozione di affrontare una ex compagna di squadra. Perché Francesca e Giorgia abitano proprio a Colognola ai Colli, qui è cresciuta la Filippi che ha raggiunto Molinetto di Mazzano – dove si è disputata la sfida – con quelle che sarebbero state le sue avversarie e qualcuno scherzosamente glielo ha fatto notare. «Guarda che in macchina sei con noi» le ha detto sorridendo il tecnico ospite Jerry Carradore mentre la ragazza si preparava alla sua partita.

Eredità

Francesca Avesani durante un match - © www.giornaledibrescia.it
Francesca Avesani durante un match - © www.giornaledibrescia.it

Il legame con la nostra provincia è fortissimo. Francesca Avesani per anni è stata una delle colonne del Coccaglio con cui è salita in A1 nel 2019, senza riuscire a concludere la stagione per lo stop imposto dal Covid. Da tempo aveva avvertito la società che avrebbe lasciato il club per occuparsi meglio della crescita tecnica della figlia e così tre anni fa è passata al Colognola ai Colli. E quando Giorgia era pronta per le sfide di serie A2, l’ha avviata al Marco Polo, affidandola a Wang Xuelan, istruttrice e giocatrice della prima squadra e al marito Ge Keqiang, allenatore del Marco Polo. «L’ho fatto soprattutto per renderla indipendente e perché imparasse a cavarsela da sola. Sapevo di affidarla a mani sicure e i risultati che sta ottenendo lo confermano».

In Cina

La squadra del Marco Polo in Cina - © www.giornaledibrescia.it
La squadra del Marco Polo in Cina - © www.giornaledibrescia.it

In effetti Giorgia oltre che portare punti alla squadra femminile è schierata stabilmente anche nella C1 maschile, dove non ha ancora perso un incontro. «Qui mi sento a mio agio – conferma – l’ambiente è simpatico e cordiale, e quando gli impegni scolastici lo permettono, agli allenamenti che faccio a casa ne aggiungo uno a Brescia col resto del team». L’esperienza più esaltante l’ha vissuta in estate quando per una settimana, al seguito dei suoi istruttori, ha partecipato assieme ai ragazzi del settore giovanile a un viaggio in Cina, spostandosi di città di città e di palazzetto in palazzetto. «Abbiamo avuto modo di apprezzare un tennistavolo ben diverso dal nostro, in un confronto continuo che ha coinvolto anche giovani atleti di altri Paesi; andavamo in palestra anche 2-3 volte al giorno eppure non sentivamo la stanchezza. Era esaltante allenarsi in un contesto del genere».

Esempio

Tutta la grinta di Giorgia Filippi - © www.giornaledibrescia.it
Tutta la grinta di Giorgia Filippi - © www.giornaledibrescia.it

Giorgia, studentessa al terzo anno di Scienze Umane, ammette che vedere mamma giocare ha rappresentato per lei uno stimolo importante. «Ero una bambina, non mi perdevo una sua partita, mi sembrava invincibile». E Francesca rivede in lei se stessa. «Il mio sogno si è avverato perché Giorgia sta ripetendo il mio stesso percorso: alla sua età, anch’io ero già in nazionale». Il calendario, implacabile, ha però voluto che la stagione si deciderà con la gara di ritorno Colognola ai Colli-Marco Polo, in programma il 30 marzo del prossimo anno nel concentramento di Castelgoffredo (Mantova).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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