Storie

L'ANGELO NERO

Regia: Roy William Neill
AA

Regia: Roy William Neill
Con: Peter Lorre, June Vincent, Dan Duryea, Wallace Ford, Broderick Crawford, Dorothy Granger
Genere: poliziesco
Distribuzione: Pulp video

CAT CHASER OLTRE OGNI RISCHIO FASCETTA DVD
L’obiettivo della cinepresa dalla strada, si arrampica lungo la facciata del grattacielo per poi mostrare la stanza dove si sta consumando un omicidio mostrato attraverso le veneziane. È l’incipit de “L’angelo nero”, film tratto (ma con varianti sostanziali) dall’omonimo romanzo di Cornell Woolrich e che ora è disponibile in dvd.  Un noir molto elogiato ritenuto tra i migliori di quegli anni e che, sia pure con qualche esagerazione Francis Nevis definì «uno dei più belli e meno apprezzati film noir mai realizzati… se dovesse essere tramandato ai posteri un solo film tratto da un libro di Woolrich, e tutto il resto andare perduto, è quello che sceglierei.» A dirigerlo fu Roy William Neill, nome d’arte di Roland De Gostrie, irlandese di nascita e naturalizzato americano, abile e prolifico artigiano che aveva firmato la sua prima regia già nel 1917 e che si spense nel dicembre 1946 dopo aver concluso questo film. Da ricordare che dopo essere passato per vari generi, Neill negli Anni 40 si era dedicato soprattutto al giallo dirigendo molti dei film della serie di Sherlock Holmes con Basil Rathbone e con il Watson di Nigel Bruce. Nonostante le notevoli infedeltà che lo sceneggiatore Roy Chanslor ha apportato al testo, il film rispetta però il clima di incubo e angoscia che percorre tutte le pagine del libro e gli attori, che non sono star di primo piano, sono molto bravi a partire dalla bella June Vincent e aggiungono qualità al tutto. Proprio la Vincent è Cathy, una donna il cui marito Kirk (John Phillips) è stato condannato a morte per aver ucciso l’amante Mavis Marlowe (Constance Dowling), ma della cui innocenza è convinta tanto da mettersi ad indagare per scagionarlo ed evitargli l’esecuzione.

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Ad aiutarla, nonostante il condannato sia l’uomo che gli ha portato via la moglie, nelle difficile (e pericolosa) impresa addirittura il marito della defunta Martin (Dan Dureya), un musicista e autore di canzoni alcolizzato. L’unica traccia da seguire è una spilla scomparsa e di due sospettano che chi la possiede, probabile assassino, sia Marko (Peter Lorre), losco proprietario di un locale notturno, ragion per cui Cathy e Martin si improvvisano duo musicale che Marko ingaggia per il suo locale affascinato della bellezza della donna che comincia a corteggiare. Cosa di cui lei approfitterà per intrufolarsi nel suo studio e aprire la sua cassaforte sperando di trovare prove incriminanti per l'omicidio di Mia, ma è lei ad essere invece scoperta e imprigionata in attesa di essere uccisa… Il prefinale onirico è un altro dei momenti più riusciti di un film dalla conclusione sorprendente e soprattutto sconcertante. Ovviamente non anticipabile. Dvd di buona fattura, ma del tutto privo di extra.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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