Storie

L'ALBERO DI GUERNICA

Regia: Fernando Arrabal Con: Mariangela Melato, Franco Ressel, Ron Farber Genere: drammatico Distribuzione: Mustang Entertainment
AA
Regia: Fernando Arrabal 
Con: Mariangela Melato, Franco Ressel, Ron Farber 
Genere: drammatico
Distribuzione: Mustang Entertainment 
È un titolo simbolico questo del terzo film del drammaturgo, saggista, regista, sceneggiatore, poeta, scrittore e pittore spagnolo Fernando Arrabal, artista surrealista, dadaista e Pop nonché fondatore nel 1963 con Alejandro Jodorowsky del Gruppo Panico, rispetto alle cui metafore filmiche è meno oscuro. L’albero è infatti la quercia, l'unica cosa rimasta in piedi dopo il terrificante bombardamento aereo nazista della cittadina basca (immortalato da un celebre dipinto di Picasso) durante la Guerra civile spagnola. Vissuto a lungo in esilio in Francia, autore introverso, magari crudele, provocatorio, iconoclasta (i suoi attacchi alla religione, che gli valsero in patria pure una condanna, sono violenti, ma, a differenza di quelli raffinatamente spietati di Bunuel, esteriori), Arrabal in questo film che ha una straordinaria protagonista in Mariangela Melato e che su suggerimento di Pasolini girò fra i Sassi di Matera, racconta di un paese in festa per l’avvento della repubblica, festa interrotta dalla presa del potere di Franco con altri generali ribelli che scatenerà la guerra civile, ma anche dell’amore fra la contadina Vandal e Goya, il figlio artista del locale conte, che scelgono di unirsi alle forze repubblicane. A tratti verboso, non facile, grottesco, vietato ai minori (il crocifisso fatto a pezzi e altro), “L’albero di Guernica” è opera imperfetta che sa di parte, ma frutto di passione civile e condanna delle dittature. Notevoli e suggestive le sequenze popolate di nani (cifra dell’autore), magistralmente beffarda e atroce quella del maestro condannato a morte pur se il… defunto lo scagiona in tribunale. Per amanti del cinema impegnato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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