Storie

LA VITA È UN SOGNO

Regia: Richard Linklater
AA

Regia: Richard Linklater
Con: Jason London , Joey Lauren Adams, Milla Jovovich, Shawn Andrews , Rory Cochrane , Adam Goldberg, Anthony Rapp , Sasha Jenson    
Genere: commedia
Distribuzione: Pulp video

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Il buon giorno si vede dal mattino… Sì, perché questo che ora  Pulp video propone in dvd è il terzo, ma primo importante, film di Richard Linklater, regista talento considerato tra i migliori del cinema indipendente Usa (purtroppo non premiato come avrebbe meritato e meriterebbe) e decisamente originale, vedi la trilogia con Julie Delpy e Ethan Hawke “Prima dell'alba” (1995; 'Orso d'argento alla regia a Berlino), “Before sunset - Prima del tramonto” (2004) e “Before midnight” (2013), e soprattutto “Boyhood (2014), cinque candidature all’Oscar e Golden Globe al film alla regia. Autore geniale e inventivo, Linklater basa le sue opere sulla «descrizione di un attimo», attimo che cambia la vita e che può magari riaffacciarsi per tre volte nel giro di 18 anni della vita di due persone (la citata trilogia) oppure colto nel suo divenire nell’arco di 12 anni (tanto è durata la lavorazione) seguendo un ragazzo  da quando aveva 6 a 18 anni e il rapporto con i genitori divorziati (“Boyhood”, premio per la regia a Berlino e Oscar per la non protagonista Patricia Arquette). Ma attimo che può essere anche un’intera giornata come nella sua opera seconda “Slacker”, esperimento narrativo che segue con una quarantina di spezzoni con protagonista un centinaio di individui una singola giornata della vita di alcuni giovani sfaccendati del "sottobosco urbano" di Austin, Texas; o come appunto in questo “La vita è un sogno” (1993) dalla medesima ambientazione urbana, racchiuso nelle 24 ore dell’ultimo giorno di scuola del 1976 di alcuni studenti, quello più agognato e temuto da tutti i ragazzi, evento che segna l'inizio di tante opportunità e, al contempo, la fine di molte altre. Se il film va scoperto (molti non lo hanno visto) ed è ricco di pregi, anche se in misura minore delle citate opere successive, un appunto va fatto al banalizzante titolo italiano (anche il doppiaggio è stato assai criticato) che non traduce affatto l’originale “Dazed and confused”, il quale si riferisce alla canzone dei Led Zeppelin (Linklater ha un debole per la musica, suo anche il piacevole “School of rock”), espressione che indica lo stato di confusione e stordimento in cui versano i teenager, bambini quasi adulti e adulti quasi bambini. Ossia entusiasmo e paura, gioia di vivere e solitudine, sensazioni contraddittorie di Mitch Kramer e Sabrina Davis, due matricole studentesche del liceo, ma anche degli altri che li attorniano in un giorno e una notte, quella in cui gli anziani dell’istituto, senza riflettere sulla proprie responsabilità, festeggiano la fine di un ciclo educativo e si divertono a fare scherzi terribili per introdurre i giovani, gli junior, alla nuova realtà con la stupidità dei rituali di iniziazione.

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È una gioventù post Sessantotto, periodo che non sembra aver dato alcun indirizzo sul futuro e lasciato solo la moda di stordirsi con alcol e droghe al ritmo di musica e alla ricerca di sesso, una gioventù che agisce tanto per passare il tempo e vede il vivere contrapposto al seguire regole, senza un domani incombente e in una nottata iniziatica, ma senza formazione: si può solo vagare assumendo in quantità industriale droghe e alcool fino a ritrovarsi all’alba di un nuovo giorno storditi e confusi. Prodotta con bassissimo budget e introducendo due future star (Ben Affleck, irriconoscibile come bullo della scuola, e Matthew McConaughey dal biondo ciuffo) e la bella e meno prestigiosa destinata a divenire “Resident evil” Milla Jovovich, “La vita è un sogno” è una commedia amara sulla condizione giovanile nella provincia Usa che fornisce un quadro non banale della situazione mostrando tra l’altro i giovani protagonisti che si esibiscono in “prodezze” varie nel supermarket, e nella rievocazione dei principali episodi della serie televisiva "Gilligan's Island". Insomma, un manifesto generazionale che, riferimenti storici che diventeranno con gli anni sempre più difficili da cogliere a parte, riesce a rendersi universale, parla contemporaneamente di esistenza nella sua totalità e di gioventù, di emozioni ed esperienze, ma anche di responsabilità che cominciano a pesare e di paura del futuro; il tutto con personaggi che dietro a un leggero stereotipo nascondono una conoscenza profonda dei comportamenti umani, giovanili e non. E un ottima colonna sonora che riunisce con brani di Aerosmith, Alice Cooper, Black Sabbah, Deep Purple, Bob Dylan, Kiss, Peter Frampton e altri. Dvd senza extra.

 

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