LA VITA DI ADELE

Regia: Abdellatif Kechiche
Con: Léa Seydoux, Adèle Exarchopoulos, Salim Kechiouche
Genere: drammatico
Distribuzione: Lucky Red
Ha vinto la Palma d’oro a Cannes 2013 conferitale dalla giuria presieduta da Spielberg – autorevole presenza che avvalora il verdetto – ma è stato anche al centro di polemiche per le scene di sesso esplicito presenti questo film, il quinto del franco tunisino Kechiche (“La schivata” e “Cous cous” quelli che lo hanno reso famoso). Regista senza mezze misure in fatto di durata (questo dura poco meno di tre ore), ma soprattutto nel maniacale “stare addosso” ai suoi personaggi alla ricerca del maggior realismo (qui fatto anche di lacrime, muco, sudore e altri elementi corporali, persino spaghetti con “risucchio”) nel trasmettere le loro emozioni allo spettatore che finisce per incarnarsi in essi. La storia è quella dell’amore saffico tra la liceale 17enne Adele e la ragazza dai capelli blu Emma di ricca famiglia, studente di Belle Arti e appassionata di pittura, relazione che prima le porterà a convivere (Adele nel frattempo è diventata maestra d’asilo) e poi si infrangerà bruscamente, non senza però lacerti di affetto di ritorno, anche perché la seconda trova una nuova compagna. Molto elogiata anche nel verdetto della Croisette la coppia delle protagoniste, che successivamente avrebbero polemizzato con il regista per le scene di sesso dal vero, scene che qualcuno – tra cui Julie Maroh, autrice della graphic novel “Il blu è un colore caldo” edita in Italia da Rizzoli Lizard - ritiene frutto del voyeurismo dell’autore e altri invece fondamentali e non erotiche. Di fatto il film, destinato a dividere il pubblico, non vuole essere pornografico, ma risulta invece, come i precedenti del regista, una denuncia della società che circonda le protagoniste. Disponibile in dvd (per extra trailer e scene tagliate) e in blu ray (extra aggiuntivo il making).
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